Secondo quanto annunciato oggi dal Bureau of Labor Statistics l’economia americana ha generato 225 mila nuovi posti di lavoro in gennaio, in aumento dai 147 mila di dicembre, mentre il tasso di dissoccupazione è salito da 3,5% a 3,6%.
Il survey tra le famiglie il numero degli occupati è invece diminuito di 89 mila unità e quello dei disoccupati di 139 mila: la differenza è data dall’aumento della forza lavoro di 50 mila unità.
Secondo invece il survey dei datori di lavoro il numero di nuovi occupati è stato di 225 mila contro una media di 175 nel 2019. Il settore delle costruzioni ha generato 44 mila nuovi occupati grazie al clima particolarmente favorevole, quattro volte la media dell’anno scorso.
Il settore sanitario ha cerato 36 nuovi posti di lavoro com e quello del tempo libero alberghiero. 28 mila i nuovi occupati del settore dei trasporti e della logistica.
Il settore manifatturiero ha perso 12 mila occupato soprattutto a causa del settore automobilistico.
I salari orari sono aumentati del 3,1% nel corso degli ultimi 12 mesi contro il 3,0% dei dicembre.
Sono stati poi rivisti i dati per l’intero 2019 da 2,108 milioni di nuovi occupati a 2,096 mentre il benchmark degli occupati in marzo è stato abbassato di 514 mila occupati.