Analisi

Sembrano rientrati i timori di un rialzo dei rendimenti obbligazionari dopo il dato sorpredente dell'inflazione amerricana di aprile e Wall Street ieri ha recuperato le perdite del giorno prima finendo a 4112,8 punti (grafico a destra) e il future sull'indice SP500 segnala un'apertura in rialzo di mezzo punto percentuale.
Risale anche il mercato dei Treasurys con il rendimento del decennale che scende a 1,60% e si indebolisce nuovamente il dollaro con l'euro che torna sopra quota 1,2100. I dati macro di ieri dei sussidi di disoccupazione americani sono stati positivi, ma non hanno aiutato il dollaro.
Positivi anche i mercati asiatici, con Tokyo che guadagna il 2,32%, Seul e Taiwan un punto percentuale e Hong Kong e Shanghai l'1,1% circa.
Vari esponenti della Federal Reserve sono intervenuti con commenti circa la transitorietà dell'incremento dell'inflazione al 4,2% e gli investitori sembra abbiano abbracciato questa interpretazione.
Ieri è sceso solo il settore petrolifero a causa della correzione di tre dollari del WTI che torna sotto a 64 dollari al barile: Chevron perde lo 0,64% ed Exxon Mobil l'1,23%.
Tra i tecnologici Tesla cede il 3,09% a 571,69 dollari mentre la Apple è il migliore a +1,79%, seguita da Microsoft che guadaga l'1,69% e Google l'1,31%. Positivi anche i bancari: JPMorgan sale del 2,57% e Ban of America dell'1,6%.
Per oggi l'attenzione è puntata sulle minute dell'ultima riunione della BCE attese alle 13:30, seguite nel pomeriggio dai dati americani delle vendite al dettaglio e roduzione industriale di aprile.