13/05/2022

Wall Street non mostra ancora segnali di inversione

Prosegue la discesa dei mercati azionari con l'indice SP500 che ha fatto segnare ieri un nuovo minimo dell'anno (grafico a destra) recuperando però gran parte delle perdite in chiusura. Tengono meglio i mercati europei e l'indice Stoxx50 rimane sopra ai minimi di marzo (grafico in basso).

Visto che la guerra in Ucraina ha un impatto molto maggiore sulla congiuntura europea la divergenza tra i mercati europei e quelli americani si può solo spiegare con la diversa valutazione in termini di P/E: i mercati europei trattano P /E molto più bassi di quelli americani e gli investitori vendono i titoli con valutazioni più elevate.

Il fatto che Apple, il titolo con la maggiore capitalizzazione mondiale, abbia perso il 10% in due giorni indica che gli investitori stanno cercando di vendere i titoli più liquidi e che siamo in una fase di panico solitamente vicina alla fine delle fasi ribassiste.

Le vendite vengono giustificate dai timori di rialzo dei tassi, ma negli ultimi due giorni abbiamo assistito a una flessione dei rendimenti dei Treasury decennali che ieri hanno chiuso a 2,85%, ben lontani dai massimi degli ultimi giorni a 3,1%.

Da notare poi il crollo dell'euro a 1,0380, che è difficile da spiegare vista la migliore tenuta dei mercati azionari europei e le aspettative di un rialzo dei tassi in luglio da parte della BCE, mentre il dollaro scende invece contro lo Yen che tratta a 128,30: riassumendo gli investitori stanno vendendo azioni americane, meno quelle europee, però vendono l'euro e comprano Treasurys: la divergenza inusuale è la migliore tenuta dei mercati azionari europei mentre l'euro scende sotto ai minimi degli ultimi 10 anni.

I mercati asiatici hanno chiuso con rialzi superiori al 2% e quelli europei aprono la giornata in recupero pur in assenza di particolari notizie positive.

Il petrolio WTI apre questa mattina a 106.80 e il Brent a 108,5.

Per la giornata odierna l'attenzione è puntata sull'indice della fiducia dei consumatori americani calcolato dall'Università del Michigan per il mese di maggio, atteso in flessione dal 65,2 di aprile.

 

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