Dopo una giornata contraddistinta dal ribasso del Nasdaq a causa delle prese di beneficio sui titoli tecnologici il mercato azionario americano ha recuperato terreno negli ultimi minuti andando a chiudere a +1,48% (grafico a destra), con il Nasdaq che ha guadagnato lo 0,77% e il Dow Jones il 2,21%.
Tra i tecnologici Facebook perde l’1,28% a 229,16 e Amazon lo 0,47% a 2410 dollari, mentre Apple guadagna lo 0,42% a Microsoft lo 0,13%. Invariata Google a 1420, mentre prosegue il recupero dei titoli che hanno perso maggiormente come Macy’s che sale del 20% e Norwegian Cruises che guadagna il 9,7%.
Da segnalare poi il rialzo sostenuto del comparto bancario, con JPMorgan e Goldman che guadagnato il 6-7% e Citigroup l'8,,5%.
Nonostante il rialzo di Wall Street sale anche il mercato obbligazionario e il rendimento del Treasury decennale scende leggermente a 0,69%.
Si rafforza sul mercato dei cambi l’euro grazie al progetto della Commissione Europea di aiuti per 750 miliardi di euro con emissione obbligazionarie europee con una chiusura sopra quota 1,100 che proietta l’euro verso 1,1150, mentre il petrolio WTI perde terreno a 32 dollari al barile in attesa del dato odierno delle scorte americane della scorsa settimana: ieri quello dell'API ha mosrtato un aumento delle scorte.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso in ribasso nonostante i futures americani siano in territorio positivo, con l'eccezione di Tokyo che guadagna il 2,3% e Shanghai invariata. La situazione politica a Hong Kong pesa sui mercati della regione.
Per la giornata odierna ll'attenzione è puntata sul dato dell'inflazione tedesca di maggio, ma soprattutto sugli ordini di beni di consumo durevoli negli Stati Uniti per il mese di aprile.