18/11/2019

Si rafforzano le aspettative di un accordo commerciale

Wall Street ha chiuso venerdì su un nuovo massimo storico a 3120 punti (grafico a destra) con un rialzo dello 0,77% e i futures sull’indice segnalano un’apertura in ulteriore rialzo dello 0,20%: le dichiarazioni del Segretario al Tesoro Mnuchin rafforzano le aspettative del raggiungimento dell’accordo commerciale con la Cina nei prossimi giorni e se per ogni dichiarazione favorevole il mercato sale di un punto percentuale è certamente meglio che un accordo non venga ancora raggiunto, ma che rimangano in vita le aspettative in tal senso.

Il mercato americano è certamente in estremo ipercomprato e soprattutto stanno salendo un numero limitato di titoli: il numero di titoli che fa segnare nuovi massimi ogni giorno insieme a quelli dell’indice continua infatti a diminuire e se vediamo anche i movimenti di venerdì notiamo un nuovo massimo della Apple a 265,76 (+1,19%), ma Amazon perde lo 0,86% a 1739 dollari ed è molto lontana dai 2000 dollari del suo massimo storico.  Nuovo massimo per Microsoft, ma il quarto titolo del listino, Facebook, e sotto al massimo di luglio come del resto Johnson & Johnson.

I mercati asiatici partecipano solo in parte all’euforia degli azionari con Tokyo che guadagna mezzo punto, ma Seul chiude in leggero ribasso.  Positivi i mercati cinesi nonostante le notizie poco incoraggianti provenienti da Hong Kong: i mercati cinesi sono stati sostenuti dalla decisione della banca centrale cinese di abbassare leggermente i tassi di finanziamento al sistema bancario per la prima volta in quattro anni.  I mercati europei aprono la settimana sui livelli di venerdì.

In flessione il mercato dei Treasurys con il rendimento del decennale che sale leggermente a 1,85% e il TBond che scende sotto quota 158 punti, un dollaro in meno dei massimi di venerdì, mentre il petrolio WTI stenta a seguire il rialzo dei mercati azionari e rimane sotto quota 58 dollari al barile, indebolito dal dato di giovedì sulle scorte americane aumentate di 2,2 milioni di barili e da un report dell’IEA americana che prevede l’aumento della produzione non-OPEC nel 2020 di 2,3 milioni di barili al giorno dopo l’aumento di 1,8 milioni di quest’anno.

Poco mosso invece il mercato dei cambi, con il dollaro un po’ più debole a 109 yen e 1,1065 contro l’euro, vicino ai massimi delle ultime settimane.

Nella la giornata odierna non sono attesi dati macro.  I dati americani di venerdì nono sono stati positivi, in quanto il rimbalzo delle vendite al dettaglio di ottobre è stato abbastanza modesto e l’aumento tendenziale del 3,1% in termini nominali si traduce in un modesto +1% in termini reali.

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