19/11/2019

Sale ancora Wall Street nonostante nessun progresso nel negoziato

Nonostante il negoziato commerciale tra Stati Uniti e Cina stenti a portare quelache risultato Wall Street ha chiuso ieri su un nuovo massimo a 3022 punti (grafico a destra) con un rialzo dello 0,05%: nuovo massimo storico per la Apple a 267,1 dollari e per la Microsoft a 150,34, ma anche Amazon riesce a rimbalzare dopo varie sedute negative chiudendo a 1752,33 dollari con un rialzo dello 0,75%.

Il mercato ha perso terreno in apertura di giornata reagendo negativamente alla notizia della CNBC che citava una fonte governativa cinese che si diceva pessimista circa la possibilità che venga raggiunto un accordo dopo che Trump ha commentato che non c’era alcun accordo sulla riduzione dei dazi già in essere, ma continua a prevalere la strategia di comprare qualunque correzione e Wall Street è andata a chiudere sui massimi della giornata.

Contrastati inveece i mercati asiatici con Tokyo e Seul che perdono mezzo punto percentuale mentre i mercati cinesi guadagnano un punto percentuale circa reagendo positivamente alla decisione di ieri della banca centrale cinese di abbassare i tassi di finanziamento al sistema bancario. In rialzo di oltre un punto percentuale Shanghai (grafico in basso).

In leggera ritirata il mercato obbligazionario americano come reazione ai nuovi massimi dell’azionario e questa mattina il rendimento del decennale sale di due basis a 1,82% mentre il TBond scede a 158,625 dal massimo di ieri a 159 punti.  Fermo a -0,33% il rendimento del Bund decennale.

Si indebolisce il dollaro sull’annuncio di ieri dell’incontro tra Trump e Il Presidente della Fed Powell e soprattutto del fatto che è stato discusso il livello del dollaro: la valuta USA scende a 108,6 yen mentre l’euro sale a 1,1075.

Si indebolisce invece il petrolio WTI nuovamente sotto quota 57 dollari al barile dal massimo di ieri sopra ai 58 dollari: nonostante la forza del mercato azionario quello del greggio è frenato dalle previsioni di aumento dell’offerta in una fase di rallentamento della domanda.  Da notare come la saudita Aramco abbia cancellato dei roadshow a Londra e NewYork evidentemente per carenza di domanda per l’attesa IPO, preferendo foclizzarsi sugli investitori domestici.

Per la giornata odierna non sono attesi dati macro di primaria importanza: nel pomeriggio avremo i dati USA dei nuovi cantieri abitativi e dei nuovi permessi di costruzione.

 

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