Prosegue la fase di discesa di Wall Street dopo l'annuncio della Fed che il target del rialzo dei tassi è al 4,6% per l'anno prossimo, evidentemente più di quato scontato dal mercato, e ieri è crollato anche il mercato obbligazionario con il TBond che ha perso oltre due punti e questa mattina tratta a 128,10 punti, mentre il rendimento del Treasury decennale sale a 3,72%: il Bund scende sotto quota 140 con il rendimento che si avvicina al 2%.
L'indice SP500 ha perso lo 0,84% chiudendo a 3758 e sembra direzionato verso il test del minimo di giugno (grafico a destra).
Anche ieri è stato il settore bancario quello più debole con perdite del 2,08% di Bank of America e del 2,43% di Goldmahn Sachs, mentre Wells Fargo ha perso l'1,77% e JPMorgan l'1,14%.
Poco mossi invece i petroliferi grazie al WTI fermo sopra algi 83 dollari al barile, entre i principali titoli tecnologici hanno chiuso contrastati: Facebook ha recuperato lo 0,49%, Microsoft lo 0,85% a Google lo 0,87%, ma Tersla ha perso il 4,06% e NVIDIA il 5,28%.
Deboli anche i mercati azionari asiatici con Tokyo che perde lo 0,58% come Hong Kong e Seul l'165%, e anche i mercati europei sono attesi in ribasso in apertura di giornata.
Sul fronte dei cammbi l'euro contrinua a perdere terreno e apre a 0,6830 mentre lo Yen si rafforza a 142,20 grazie agli intervennti della Bank of Japan.
Dal fronte macro oggi sono attesi i risultati dei survey dell'S%P sulla congiuntura di settembre negli USa e nei vari paesi europei.