Ieri Wall Street ha chiuso praticamente invariata dopo una pessima apertura in sintonia con le perdite dei mercati asiatici, ma in controtendenza con i mercati europei che hanno chiuso in rialzo. L'indice SP500 che ha chiuso a 4473 punti salendo dello 0,15% (grafico a destra), mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,13%.
Il settore energia è stato il peggiore con Exxon Mobil in ribasso dello 1,06% e Chevron dello 0,94% mentre il settore bancario ha chiuso contrastato, con JPMorgan che ha perso lo 0,04% e Citigroup lo 0,64% mentre Bank of America saliva dello 0,77%. Il rendimento del Treasury decennale è salito leggermente a 1,33%.
Il settore tecnologico ha chiuso in leggero ribasso cono Facebook che perde lo 0,23% e Google lo 0,57% e Apple lo 0,16%. Microsoft sale però dello 0,13% e Amazon dello 0,36%.
Si rafforza il dollaro, con l'euro che ieri è sceso sino a quota 1,1750: il dato delle vendite al dettaglio USA di agosto è stato migliore delle attese a +0,7% anche se il dato i luglio è stato rivisto al ribasso dello stesso ammontare.
Nonostante la situazione della Evergrande stia peggiorando i mercati asiatici hanno chiuso in rialzo di circa mezzo punto percentuale con l'eccezione di Taiwan invariata, mentre prosegue il rialzo dei mercatri europei, on lo Stoxx50 che guadagna lo 0,85% in apertura di giornata
Per la giornata odierna l'attenzione è puntata sul dat dell'inflazione di agosto nell'area euro, ma si tratta della revisione della stima flash di fine mese, mentre nel pomeriggio avremo l'indice della fiducia dei consumatori calcolato dall'Università del Michigan per il mese di settembre.