Le perdite di venerdì sono state più che recuperate dal mercato azionario americano e l’indice SP500 ha chiuso ieri sul nuovo massimo storico a 3288,13 punti con un rialzo dello 0,7% (grafico a destra) a metà strada tra il +0,3% del DowJones e il +1% del Nasdaq: anche ieri sono stati i titoli tecnologici a guidare il rally, con la Apple che sale a 317 dollari guadagnando il 2,14% e Facebook che fa segnare un nuovo massimo a 221,91 dollari. Poco mossa invece Amazon a 1891,3 dollari e nuovo massimo per Microsoft a 163 dollari. Sale del 10% la Tesla a 524 dollari mentre tra i ribassi si segnala il settore della salute con United Health che perde oltre il 3%.
L’attesa firma del trattato commerciale con la Cine e le aspettative di una stagione di trimestrali positiva continuano a spingere al rialzo le asset class più rischiose.
I mercati asiatici stentano a seguire il rialzo di Wall Street e stanno chiudendo contrastati con Tokyo che guadagna lo 0,8%, ma Shanghai perde lo 0,28% come Hong Kong. Seul chiude a +0,43%. I futures sugli indici europei segnalano un’apertura in leggero ribasso.
Il rialzo di Wall Street indebolisce l’oro che torna a 1543 dollari l’oncia perdendo 20 dollari dalla chiusura di venerdì, ma scende anche il petrolio a 58 dollari al barile, mentre il mercato obbligazionario non sembra curarsi del rialzo degli azionari e il rendimento del Treasury decennale apre questa mattina stabile a 1,85%. Stabile anche il TBond a 157,20 e il rendimento del Bund a -0,2%.
Il dollaro si rafforza contro lo yen salendo sopra quota 110 mentre perde terreno contro l’euro che risale a 1,1140.
Per la giornata odierna l’attenzione è puntata sul dato americano delle 14:30 dei prezzi al consumo per il mese di dicembre: le previsioni sono per un aumento del tasso tendenziale al 2,4% e per l’indice “core”W fermo a 2,3%.
Prima dell’apertura del mercato avremo poi le trimestrali di Wells Fargo, Citigroup e JPMorgan Chase.