09/06/2021

Mercati fermi in attesa dei dati di domani

L'evento più difficile da spiegare della giornata di ieri è il rialzo dei prezzi delle obbligazioni a lungo termine, con il TBond che guadagna un punto finendo sopra quota 158 e il rendimento del Treasury decennale sui minimi degli ultimi tre mesi a 1,53%: quello del Bund scende a -0,22%. E' difficile da spiegare perchè è salito pur moderatamente anche il mercato azionario e soprattutto sono saliti i prezzi delle commodities, con il petrolio WTI che ha chiuso sopra quota 70 dollari al barile, livelli che non si vedevano dal 2018, e il rame che ha guadagnato mezzo punto percentuale.
Wall Street ha chiuso con un modesto rialzo, dello 0,30% per il Nasdaq mentre l'SP500 ha chiuso appena sopra la parità (grafico a destra). Anche l'indice Stoxx50 ha chiuso in modesto rialzo (grafico in basso). L'indice SP500 sembra avere grandi difficoltà a superare il massimo di maggio a 4238, ma i movimenti dell'indice sono il risultato di notevoli rotazioni settoriali, con un giorno positivo per i tecnologici e l'altro per gli industriali ciclici: in questa fase di mercato sembra molto importante scegliere i titoli giusti più che comprare gli indici.
Nel corso della giornata di ieri tra i principali tecnologici americani abbiamo assistito al rimbalzo di Amazon del 2,15% a 3266 dollari: il titolo non aveva seguito il rialzo degli altri tecnologici negli ultimi giorni e meritava una riconsiderazione. Quello invece più acquistato negli ultimi giorni, Facebook, ieri ha perso maggiormente chiudendo a 333,81 perdendo lo 0,82%. Apple guadagna lo 0,67% a 126,74 mentre Google perde lo 0,2% come Tesla.
In rialzo il settore energia con Chevron che guadagna lo 0,9% a 108,73 ed Exxon Mobil l'1,77% a 62,123 dollari, mentre i titoli bancari perdono intorno al mezzo punto percentuale con Bank of America a -0,56% e Citigroup a -0,23%.
Dal fronte dati macro si segnala la seconda revisione del PIL dell'area Euro del primo trimestre a -0,3% sul trimestre precedente in miglioramento dal -0,6% della stima precedente, mentre l'indice Zew per la congiuntura tedesca di giugno è sceso a 79,8 da 84,4 del mese precedente. Nessun impatto sull'euro fermo a 1,2170.
ùI mercati azionati asiiatici hanno chiuso in ribasso, con Seul la piazza peggiore a -0,97%, seguita da Taiwan a -0,64% e Tokyo a -0,35%. Hong Kong ha chiuso invariata. I futures sugli indici americani sono invariati come del resto i mercati europei in apertura di giornata.

 

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