Dopo un gap down in apertura l’indice SP500 è andato a chiudere sui massimi della giornata a 3093,2 punti (grafico a destra) limitando le perdite allo 0,66% mentre il Dow Jones ha chiuso a -1,01%. Sono state le dichiarazioni di Trump a Londra circa la possibilità che il negoziato commerciale con la Cina si possa chiudere dopo le elezioni del prossimo novembre a far prevalere le prese di beneficio, ma prevale ancora la psicologia di comprare le correzioni e l’indice ha trovato supporto a quota 3070 punti.
La Apple è stato il titolo più scambiato con un ribasso dell’1,78% a 259,45 dollari mentre Amazon ha limitato le perdite a 0,65% finendo a 1769 dollari mentre Microsoft ha chiuso con un ribasso dello 0,16% a 149,31 dollari. Da notare il -4,36% della FedEx.
I mercati asiatici seguono il ribasso degli indici americani e Tokyo ha chiuso con una perdita intorno al punto percentuale, Hong Kong dell’1,44% e Seul dello 0,73%. Più ridotte le perdite di Shanghai a -0,36%.
Il mercato obbligazionario è rimbalzato ampiamente dopo due giorni orientati al ribasso e il TBond ha recuperato tre punti dal minimo fatto segnare in apertura di giornata a 157,25 mentre il rendimento del decennale è sceso bruscamente a 1,70% da 1,86% toccato il giorno precedente, mentre il rendimento del Bund scende da -0,26% a -0,36%.
Il dollaro perde terreno contro lo yen a 108,50 mentre l’euro apre sui massimi di ieri a 1,1080.
La maggiore avversione al rischio spinge al rialzo l’oro a 1489 dollari l’oncia, mentre il petrolio WTI riesce a mantenersi sopra ai 56 dollari al barile grazie alle aspettative di qualche annuncio positivo da parte dell’OPEC che si riunisce domani a Vienna: più debole il Brent a 61,16 dollari con lo spread tra i due contratti che scende sotto ai 5 dollari.
Per la giornata odierna l’attenzione è puntata sui risultati dei survey della Markit sulla congiuntura nell’area euro e negli Stati Uniti per il mese di novembre, ma alle 14:15 avremo anche la stima dei nuovi occupati del settore privano negli USA per il mese di novembre calcolato dall’ADP, in attesa del dato governativo atteso per venerdì: gli analisti si attendono un numero intorno alle 140 mila unità grazie alla fine dello sciopero alla General Motors.