Il dato dell'inflazione USA di maggio è stato più alto del previsto a +5% e del 3,8% nella versione "core", ma la reazione dei mercati è stata positiva, con un rialzo sia di Wall Street che del mercato dei Treasurys. Il rialzo dei prezzi è spiegato da tre componenti dell'indice, l'energia che è salita dell 28,5% nei 12 mesi, i prezzi dei veicoli usati a +29,7% (anche se il loro peso è limitato al 3%) e costo dei biglietti aerei a +24,1%, mentre i costi del l'abitazione, che hanno un peso del 32% all'interno dell'indice sono saliti solo del 2,2% e i servizi sanitari dell'1,5% (7,2% il loro peso): si può quindi argomentare che l'impennata dei prezzi è legata a fattori transitori e questo può spiegare il rialzo del mercato obbligazionario.
Il rendimento del Treasury decennale è quindi sceso a 1,43% e il TBond apre questa mattina a 159,75 sul massimo degli ultii mesi. Il dollaro invece non si è mosso e apre a 1,2185 contro l'euro: il fatto che la BCE abbia annunciato ieri che gli acquisti di titoli proseguiranno sino all'anno prossimo ha frenato la valuta europea.
Wall Street ha guadagnato lo 0,47% chiudendo su un nuovo massimo storico con il settore farmaceutico in primo piano (grafico a destra dell'SP500), e nonostante l'ampia flessione dei titoli bancari: Bank of America cede l'1,43% e Citigroup l'1,6% come JPMorgan.
In modesto rialzo i titoli energetici con il petrolio WTI poco mosso intorno ai 70 dollari al barile, mentre tra i principali tecnologici solo la Apple ha chiuso inribasso, dello 0,8% a 126,11 dollari. Amazon è stato il titolo migliore a +2% seguito da Tesla a +1,86%, Microsoft a +1,44% e Facebook a +0,67%.
I mercati asiatici hanno seguito solo in parte di rialzo di Wall Street e Tokyo chiude invariata, Hong Kong sale dello 0,4% e Taiwan dello 0,3%. La migliore è Seul che ha guadagnato lo 0,7%.
Per oggi non abbiamo dati macro di primaria importanza con l'eccezione dell'indice della fiducia dewi consumatori USA di giugno atteso alle 16:00 che dovrebbe mostrare un aumento dell'82,6 di maggio.