Il nuovo anno si apre positivamente per i mercati azionari pur in assenza di particolari notizie: i nuovi casi di coronavirus rimangono elevati negli Stati Uniti e in Europa, ma gli investitori guardano con ottimismo all'inizio dello sforzo di distribuzione nei vaccini.
I futures sugli indici americani salgono dello 0,4% dopo aver chiuso venerdì su un nuovo record storico (grafico a destra) e i mercati asiatici hanno messo a segno rialzi significativi con l'unica eccezione di Tokyo che ha perso lo 0,68%: Shanghai ha guadagnato lo 0,86%, Hong Kong un punto percentuale e Seul il 2,46%, mentre i mercati europei aprono la giornata con rialzi intorno al punto percentuale.
I primi dati macro dell'anno sono stati quelli del survey della Caixin sulla congiuntura cinese del settore manifatturiero di dicembre e l'indice a 53 punti segnala ancora una espansione dell'economia cinese anche se inferiore al 54,9 di novembre.
Nel corso della giornata avremo gli stessi indici per i paesi europei e per gli Stati Uniti.
In leggero ribasso il mercato obbligazionario con il Tbond che perde mezzo punto a 172,50 e il rendimento del Treasury decennale a 0,93% mentre il petrolio WTI guadagna oltre un dollaro a 49,5 in attesa del summit odierno dell'OPEC,
Positivo l'euro dopo la correzione di venerdì, con un ritorno verso i massimi del 2020 a 1,2275, ma si tratta di una debolezza generalizzata del dollaro, che scende a 102,8 mentre il dollaro australiano sale sopra quota 0,77.