Analisi

La notizia del giorno è che il Tesoro americano ha annuniciato che verranno garantiti tutti i depositi della BSV chiusa venerdì scorso, e lo stesso per la SignatureBank fallita nel corso del fine settimane: alcuni analisti ora dubitano che la Federal Reserve alzarà i tassi alla riunione del 22 marzo in considerazione della situazione dei settore bancario, e la reazione dei futures sugli indici americani è stata euforica, con l'SP500 che guadagna un punto e mezzo dopo aver chiuso venerdì sui minimi della settimana (grafico a destra).

Sul mercato dei cambi il dollaro si è indebolito contro tutte le valute e l'Euro tratta questa mattina a 1,0720 e lo Yen a 134,40.
Il mercato obbligazionario è rimasto investe piuttosto fermo, ma era salito notevolmente venerdì scorso: il rendimento del Treasury decennale questa mattina scende a 3,66% mentre il TBond è invariato a 129,30.
I mercati europei non partecipano al miglioramento del tono dei mercati e gli indici aprono in ribasso di mezzo punto percentuale mentre quelli asiatici hanno chiuso in rialzo con l'eccezione di Tokyo che ha perso l'1,11%: Hong Kong ha guadagnato l'1,85% e Seul lo 0,67%, mentre gli indici cinesi domestici salgono di circa un punto percentuale.
Poco mosso il mercato del petrolio con il WTI fermo intorno ai 77 dollari al barile e il Brent a quota 83 dollari.
Oggi non sono attesi dati macro significativi in attesa di quello dell'infazione USA di febbraio atteso per domani. Da notare che oggi è entrata in vigore l'ora legale negli Stati Uniti e Wall Street pertanto chiuderà alle 21:00 ora italiane.