La settimana è iniziata negativamente per i mercati azionari con le vendite concentrate sui titoli tecnologici dopo che Ciitigroup ha abbassato il rating su Google e Facebook ritenendo che la crescita della pubblicità online abbia raggiunto il suo picco: il Nasdaq perde il 2,5% e l'SP500 l'1,04% a 4188,43 punti (grafico a destra), ma i futures sugli indici hanno perso un altro 0,4% durante le ore asiatiche.
Ieri i cinque principali titoli tecnnologici hanno perso dal 4,11% di Facebook al 2,09% di Microsoft, con Amazon che ha chiuso a -3%. Tesla ha perso il 6,44%.
Deboli anche i titoli energetici con il petrolio WTI sotto ai 65 dollari al barile: Chevron perde lo 0,41% ed Exoon Mobil guadagna però lo 0,25%.
Poco mossi invece i titoli bancari con Bank of America a -0,31%, ma Citiìgroup e JPMorgan invariate.
I timori che un rialzo dell'inflazione porti a una riduzione degli stimoli monetari sembravano rientrate dopo il dato di venerdì della disoccupazione americana di aprile, ma oggi vengono nuovamente citate come causa delle prese di beneficio sui mercati azionari. In serata sono usciti i dati sui prezzi alla produzione cinesi di aprile in accelerazione al 6,8% e gl investitori temono il dato di domani dell'inflazione americana di aprile, prevista al 3,6%.
Particolarmente ampie le perdite dei mercati asiatici, con Tokyo che chiude a -3,08%, Hong Kong a -2%e Seul a -1,3%, mentre Shanghai è in controtendenza a +0,39%.
Si rafforza il dollaro con l'euro a 1,2130 mentre il mercato dei Treasurys è poco mosso con il rendimento del decennale a 1,61%.
Per oggi l'attenzione è puntata sul survey della conguntura tedesca della ZEW per il mese di maggio, atteso in leggero miglioramento rispetto al mese precedente.