15/09/2021

Greggio in rialzo, azionari più cauti

Nonostante il dato dei prezzi al consumo americani di agosto inferiori al previsto è proseguita anche ieri la correzione di Wall Street, con l'indice SP500 che ha chiuso a 4443 punti perdendo lo 0,57% (grafico a destra), più o meno come il Nasdaq che è rimasto in territorio positivo per l'intera mattinata. Particolarmente positiva la ridiscesa dell'indice "Core" a +4,0% contro il +4,3% previsto.
Nuovamente in ribasso la Apple che perde quasi un punto percentuale, Amazon perde lo 0,21% mentre Facebook e Google hanno chiuso appena sopra la parità. Tesla sale dello 0,2% a 744,5 dollari e Micrsoft dello 0,94%.
E' ridisceso il settore bancario con JPMorgan che ha perso l'1,79%, Citigroup il 2,47% e Bank of America il 2,69% seguendo la leggera discesa dei rendimenti obbligazionari: il rendimento del Treasury decennale questa maattina apre a 1,29%.
Il settore petrolifero è stato oggetto di prese di beneficio nonostante il rialzo del WTI sopra ai 71 dollari al barile, con Exxon Mobil che ha perso l'1,43% e Chevron l'1,81%. Ieri sera l'API ha annunciato una diminuzione delle scorte di americane di greggio di 5,4 milioni di barili a causa dell'uragano Idas e nel pomeriggio avremo il dato ufficiale dell'EIA.
Stabile il dollaro, con l'euro a quota 1,1810.
I mercati asiatici hanno chiuso iun ribasso con l'eccezione di Seul che guadagna lo 0,36% con una serie di dati cinesi che hanno confermato il rallentamento della congiuntura: le vendte al dettaglio sono salite del 2,0% in agosto sullo stesso mese dell'anno preecedente in flessione rispetto a luglio, mentre il 5,3% della produzione industriale è il tasso di crescita più basso degli ultimi mesi. Hong Kong continua ad essere il mercato più dedbole perdendo l'1,60%, mentre Tokyo e Taiwan perdono mezzo punto percentuale.
I futures sugli indici americani salgono dello 0,2% in Asia mentre i mercati europei aprono in leggero ribasso.
Per la giornata odierna l'attenzione è puntata sul dato dell'inflazione inglese di agosto e della produzione industriale nell'area Euro e negli Stati Uniti.

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