In assenza di particolari notizie ieri è proseguita la discesa dei mercati azionari europei, particolarmente ampia per il Dax tedesco, mentre Wall Street ha chiuso al rialzo grazie al rimbalzo dei principali titoli tecnologici e dei settori difensivi quali utilities e immobiliare.
L'indice SP500 ha guadagnato lo 0,95% (grafico a destra) e il Nadsaq l'1,6%.
Tra i tecnologici spicca il +3,2% di Amazon e il 2,26% di Microsoft, mentre Apple ha guadagnato il 2,16% e Facebook l'1,86%.
Ancora in ribasso il settore bancario con Wells Fargo che perde l'1,81%, Bank of America l'1,60% e JPMorgan l'1,60% ma anche ieri il peggiore è stato quello energetico con perdite del 3,02% per Exxon Mobil e del 3,68% per Chevron: gli operatori temono che il rallentamento della congiuntura farà scendere il prezzo del greggio, anche se al momento non ci sono segnali in tal senso e il WTI questa mattina apre a 104,50 dollari al barile e il Brent a 110.
I mercati asiatici hanno seguito quello americano e Tokyo ha guadagnato l'1,23%, Hong Kong il 2,1% e Seul il 2,26% e anche i mercati europei sono attesi in leggero rialzo.
Prosegue poi il recupero dei mercati obbligazionari con il rendimento del Treasury decennale che scende a 3,08% mentre non ci sono variazioni significative sul mercato dei cambi con l'Euro a 1,0530.
Dal fronte macro oggi si attende l'indice IFO della congiuntura tedesca di giugno e la stima finale dell'indice della fiducia dei consumatori USA calcolato dall'Università del Michigan.