I mercati azionari hanno chiuso la settimana con significativi rialzi grazie alle aspettative che un vaccino anti coronavirus raggiunga il mercato all’inizio del prossimo anno e una volta tanto sono stati i tecnologici a frenare il rally con i titoli value: se nei prossimi mesi l’attività economica tornerà alla normalità è giustificato attendersi un recupero del settore finanziario e di quello dei consumi ciclici, mentre dovrebbe diminuire l’interesse per i titoli dell’e-commerce. Amazon venerdì ha guadagnato lo 0,6% a 3218 dollari, ma si confronta con un massimo a 3552 dollari toccato all’inizio di settembre. Microsoft ha guadagnato lo 0,5% a 216,5 ed è 16 dollari sotto ai massimi, mentre la Apple ha chiuso invariata a 119,26 dollari.
In rialzo dell’1,69% Google a 1772 dollari e Facebook dello 0,68%. Tornando alla old economy JPMorgan sale dello 0,63% e Exxon Mobil del 2,4% a 36,08 dollari nonostante il petrolio WTI abbia corretto a 40,1 dollari al barile.
L’indice SP500 è salito venerdì dell’1,36% 3585,15 punti (grafico a destra) come il Dow Jones, ed è vicino al massimo storico.
I futures sugli indici americani aprono poi la settimana in rialzo di quasi un punto percentuale e i mercati asiatici chiudno con guadagni del 2% per Tokyo e Seul e dell'1,1% di Shanghai grazie al dato migliore delle attese del PIL giapponese del terzo trimestre +5,0% e di quello della produzione industriale cinese.
Positiva anche l'apertura dei mercati europei.
Poco mosso il dollaro a 1,18540 contro l'euro e anche l mercato obbligazionario non reagisce negativamente al rialzo di quelli azionari: il rendimento del Treasury decennale apre a 0,88%.
Per la giornata odierna non sono attesi dati macro significativi.