Venerdì Wall Street ha recuperato terreno in chiusura, ma l'indice SP500 ha chiuso comunque in ribasso dell'1,72% a 3693 punti, avvicinandosi al minimo di giugno (grafico a destra).
Il recupero è in linea con quello del mercato obbligazionario, che ha toccato un nuovo minimo dell'anno per poi rimbalzare: il TBond ha chiuso a 129 dopo aver toccato un minimo a 127 punti e questa mattina apre a 128, mentre il rendimento del Treasury decennale apère a 3,76% e quello del Bund sale a 2,02%.
Prosegue il rialzo del dollaro con l'euro a 0,9630 e a 144,30 contro lo Yen.
Nuovo ribasso del petrolio, con il WTI 79,40 dollari al barile, sotto ai livelli pre-invasione dell'Ucraina, e questo dovrebbe essere positivo per le economie occidentali, mentre il Brent ha chiuso a 86,60 dollari al barile.
A Wall Street hanno chiuso in ribasso tutti i settori, con il petrolifero in primo piano: Exxon Mobil ha perso il 5,32% e Chevron il 6,53%.
Molto deboli anche i titoli finanziari con Goldman Sachs a -3,5%, Wells Fargo a -2,67% e Bank of America a -2,37%.
Hanno tenuto meglio i tecnologici con Facebook il peggiore a -1,69%, Apple a -1,51% e Google a -1,4%.
I mercati asiatici oggi hanno seguito la discesa di Wall Street di venerdì e Tokyo ha perso il 2,53%, Seul il 3,2% e Hong Kong solo lo 0,4%
I futures sugli indici segnalano un'apertura in ribasso di un punto percentuale per i mercati europei e anche gli indici americani sono deboli.
Dal fronte macro l'uico dato atteso oggi è l'indice IFO tedesco della congiuntura di settembre.