ACOMEA GLOBALE - Star Value

ID CARD

LEADING MANAGER

Giovanni Brambilla: Amministratore delegato della società, e uno dei fondatori della stessa, ha un’esperienza ultra decennale nella gestione di portafogli azionari, in particolare su titoli dei mercati asiatico e pacifico. Prima di fondare AcomeA Sgr, le esperienze lavorative del manager sono state in Ras e, fino al 2010, in Anima. Oltre a gestire il comparto analizzato, Brambilla ricopre un ruolo di primo piano anche in altri comparti che segnaliamo nella tabella successiva

Roberto Brasca: Vicepresidente della società, può vantare una lunga esperienza nel settore. RAS, Mediobanca e Anima, dove era responsabile degli investimenti azionari, i suoi precedenti impegni.

PARENT COMPANY

AcomeA SGR è una società attiva nella gestione degli investimenti ed è nata sostanzialmente in risposta ad una serie di cambiamenti avvenuti in un’altra società di gestione (Anima da cui provengono gran parte dei fondatori). Indipendente da gruppi bancari, la società è molto attiva nel proporre servizi innovativi e soluzioni client oriented. Molto interessanti alcuni servizi e la creazione di una classe di investimento sui fondi che prevede una decurtazione di oltre il 50% delle commissioni di gestione (classe di attivo dedicata a chi acquista direttamente dal sito senza usufruire della attività di consulenza). L’innovazione non è il solo elemento distintivo della società; l’analisi CFS da diversi mesi segnala un andamento complessivo molto positivo. Il rating di settembre conferma un trend qualitativo di prim’ordine. Le valutazioni di rating sono complessivamente tra le più alte delle società analizzate da CFS e danno continuità agli ottimi risultati conseguiti nel 2013 che hanno portato CFS Rating ad assegnare ad AcomeA diversi premi in occasione del Premio Alto Rendimento 2013 (riconoscimento del Sole 24 Ore assegnato su dati ed elaborazioni CFS Rating che è data analysis partner del principale quotidiano di informazione economica finanziaria da oltre un decennio).

 

INVESTMENT PROCESS

L’approccio gestionale che caratterizza non solo il comparto, ma tutta l’offerta di AcomA Sgr si definisce “value contrarian”. Le decisioni di investimento vengono dunque prese sulla base di valutazioni fondamentali che poco hanno a che vedere con il consensus dei mercati. Tale strategia si concretizza nella ricerca e nell’investimento in asset sottovalutati dal mercato che si ritiene possano esprimere il loro potenziale di apprezzamento nel medio/lungo periodo. Tale strategia tende ad effettuare acquisti progressivi in situazioni di debolezza dei mercati, mentre si focalizza sulle vendite quando si ritiene che un determinato asset/mercato sia entrato in una fase di “ipercomprato”, ossia i suoi prezzi siano influenzati da “troppa euforia”.
Il comparto prevede una certa flessibilità di gestione che gli consente di assumere posizioni difensive o più aggressive nei confronti del mercato di riferimento che è rappresentato dalle principali piazze azionarie mondiali. Il rischio cambio viene gestito in maniera attiva partendo da una situazione di copertura totale. Anche in questo caso si adotta un approccio contrarian e vengono progressivamente non coperte quelle valute che si ritiene abbiano un buon potenziale di apprezzamento rispetto all’euro.

RISK MANAGEMENT

Il contenimento del rischio, inteso come limitazione della volatilità, non è un obiettivo primario dichiarato della gestione. Tuttavia l’elevata diversificazione del portafoglio, caratteristica questa sì espressamente dichiarata, è volta a minimizzare la concentrazione di rischi su particolari posizioni. Tale impostazione si traduce in un’effettiva riduzione della volatilità dell’investimento che, sebbene collocato in classe di rischio 6 secondo le modalità dell’SRRI, risulta più contenuta rispetto al mercato di riferimento. L’analisi evidenzia che l’elevata diversificazione effettuata, nell’ultimo triennio, ha avuto un buon impatto sulla performance.

PERFORMANCE ANALYSIS

L’analisi delle performance, oltre a confermare il buon effetto della diversificazione, evidenzia un apporto positivo anche da parte della attività di stock picking (selezione titoli). E’ soprattutto nel 2013 e nella prima parte del 2014 che il fondo ha migliorato la propria capacità di generare alfa (extrarendimenti) rispetto al mercato di riferimento, contribuendo ad un rendimento triennale che risulta superiore al benchmark dichiarato e molto più competitivo rispetto alla media dei fondi omologhi.

COST VALUE

Il comparto consente all’investitore di scegliere tra “front-load” o “back-load”, ossia tra commissioni di ingresso o commissioni di uscita e la percentuale massima applicabile per entrambe le tipologie di commissione è il 4%. Da segnalare che le commissioni di uscita si vanno progressivamente ad azzerare all’aumentare del tempo per il quale si è detenuto il prodotto (nessuna commissione di uscita oltre i 4 anni). La commissione di gestione è tra le più basse della categoria e riflette la convenienza di una classe di fondo pensata appositamente per il collocamento diretto, senza tramite di una struttura distributiva terza e senza l’erogazione del servizio di consulenza. Rispetto alla classe A2 la differenza di costo è notevole, tanto da portare la classe A1 ad avere una stella di rating in meno (4 stella CFS Rating). La basse commissioni del fondo, associata magari ad un investimento di medio/lungo periodo nello stesso, potrebbero abbattere notevolmente la costosità complessiva dell’investimento.Infine segnaliamo la presenza di commissioni di performance nella misura del 20% rispetto all’extra rendimento del comparto in relazione al benchmark FTSE All World Local Currency . In questo caso un approfondimento è d’obbligo: il sistema di calcolo della commissione di performance è l’high watermark relativo e le rilevazioni sono effettuate su un indice price anziché sull’indice total return espresso come benchmark. In questo modo la società di gestione applica un metodologia condivisibile per il calcolo delle commissioni di performance, ma si avvantaggia leggermente perché confronta le sue performance su un indice che non considera i reinvestimenti dei dividendi staccati dai titoli delle società su cui ha investito.

CFS STRATEGY GRADE

La valutazione del comparto è complessivamente positiva poiché si tratta di uno strumento che riesce a coniugare bene rendimento e rischio. Positivo anche il giudizio sulla struttura dei costi.
La gestione risulta attiva in ogni aspetto che caratterizza il fondo. Oltre a sovra/sotto pesi importanti su aree geografiche e su settori, il management si discosta dal benchmark anche in relazione all’esposizione valutaria che, dato il benchmark, dovrebbe essere poco significativa. Così non è, poiché anche le valute sono considerate un asset su cui “ragionare” ed eventualmente prendere posizione. Nello specifico, ad inizio settembre 2014 il comparto aveva un esposizione di quasi il 28% in dollari statunitensi e di circa il 14% in Yen. Come già rilevato, il fondo è caratterizzato da una marcata diversificazione del portafoglio; i primi 20 titoli azionari pesano complessivamente circa il 12%, mentre i titoli che compongono il portafoglio sono circa 300 (il FTSE All-World, indice di riferimento del comparto contempla un elenco di circa 2800 titoli large e mid cap che sono rappresentativi di circa il 90/95% della capitalizzazione investibile dei mercati azionari internazionali). Il comparto presenta (sempre settembre 2014) una componente importante, circa il 20%, in asset obbligazionari “tradendo” un’impostazione più prudente nei confronti dei mercati azionari. Equity che vede sottopesate fortemente aree geografiche come Stati Uniti e UK, in favore di una marcata sovra esposizione sul mercato italiano, in perfetto accordo con l’approccio contrarian dichiarato.

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