04/02/2019

Comgest: Cina, lo stock- picking nell’anno del Maiale

Comgest: Cina, lo stock- picking nell’anno del Maiale

 

Wolfgang Fickus, Comitato Investimenti di Comgest

 

 

Dopo la lunga espansione economica della Cina, per la prima volta si stanno moltiplicando le voci che richiedono condizioni concorrenziali più eque nonché una miglior protezione della proprietà intellettuale. Gli Stati Uniti si rendono conto che la loro egemonia ultracentenaria è messa in pericolo dalla Cina e fomentano una guerra commerciale la cui portata non è ancora chiara. La flessione del mercato azionario cinese sta a indicare che il socialismo dal volto cinese è ormai un modello obsoleto? Dov’è che si aprono delle opportunità di stock picking per gli investitori internazionali?

 

Mentre si guarda alla Cina con crescente scetticismo e i rapporti si inaspriscono, il partito comunista continua a riformare il Paese. Tra le iniziative figurano le ampie misure per controllare e arginare il settore dello shadow banking e l’accumulo del debito, che pur indebolendo la crescita economica, sono positive in termini di sostenibilità. L’apertura del mercato dei capitali prosegue, e di conseguenza nell’anno del maiale il peso delle azioni di classe A nell’indice MSCI dovrebbe quadruplicarsi. Siamo presenti in questo mercato già dal 2012, tuttavia giudichiamo positivamente il forte miglioramento delle condizioni quadro per la negoziazione dei titoli avvenuto a seguito dell’introduzione nel 2014 del programma Stock Connect.

 

È in pieno svolgimento il passaggio da una crescita basata sul credito e sulle infrastrutture a una crescita basata sulle innovazioni e sui consumi. L’ampliamento delle attività di ricerca e sviluppo procede, il terziario, i redditi reali e quindi anche il ceto medio sono in continua espansione. Dopo l’euforia del 2017, la battuta d’arresto dei mercati nel 2018 ha fatto sì che le quotazioni siano tornate a essere interessanti. In molti settori come la sanità, le assicurazioni, il software e internet vediamo delle società molto interessanti nelle quali conviene investire a lungo termine.

 

Il grande tesoro nascosto della Cina: il mercato interno

La selezione fondi di uno stock picker come Comgest riflette questi cambiamenti. Consumi, informatica, assicurazioni sulla vita e sanità dominano il nostro portafoglio. Il nostro obiettivo è quello di individuare delle società in grado di conseguire con una forte prevedibilità una crescita dinamica degli utili perlomeno del 10% annuo in un arco di tempo di almeno cinque anni. Le società nelle quali investiamo si caratterizzano per la solida capacità di autofinanziarsi, possiedono alte barriere all’ingresso e la capacità di dettare i prezzi. Per questi motivi nel nostro portafoglio concentrato mancano le società del settore energetico, delle materie prime, del settore immobiliare e di quello bancario.

 

Dopo il rally del 2017, il settore tecnologico cinese è stato sottoposto ad alcune pressioni. Oltre al conflitto commerciale, hanno inciso negativamente soprattutto gli inasprimenti normativi. Una nuova legge sul commercio elettronico, un monitoraggio più rigoroso dei contenuti dei media digitali e il trascinarsi delle autorizzazioni nel settore del gioco d'azzardo hanno causato un rallentamento della crescita rispetto a un 2017 straordinario. Inserendo a fine anno Tencent, Alibaba e 58.com abbiamo ampliato la quota di provider di servizi digitali in portafoglio. Le valutazioni attuali, meno costose, riflettono meglio le sfide che devono affrontare queste società dopo l'euforia degli anni scorsi.

 

Per via del crescente benessere e dell’invecchiamento della popolazione, anche in Cina sta aumentando la richiesta di servizi e prodotti nel settore sanitario. Il settore farmaceutico cinese è stato caratterizzato in passato soprattutto da forti canali di distribuzione, le attività di ricerca e sviluppo erano presenti soprattutto nel settore dei farmaci generici in quanto venivano copiati i brevetti scaduti di origine europea o americana. Al contempo sono stati effettuati numerosi interventi che avevano una motivazione politica, perché un sistema sanitario sostenibile è un obiettivo politico della nomenclatura cinese. Di conseguenza il settore è soggetto a una forte volatilità. Con Waigao o 3Sbio abbiamo trovato nel settore farmaceutico così come in quello delle tecnologie mediche, delle società di qualità che coniugano forti barriere all’ingresso e redditività con una crescita visibile. I colossi delle assicurazioni sanitarie come Ping Ang beneficiano della crescente richiesta di servizi assicurativi perché i cinesi devono ancora pagare di propria tasca una quota ingente delle spese sanitarie.

 

Nell’anno del maiale, la Cina può, in linea con l’oroscopo, festeggiare la crescita realizzata negli ultimi 40 anni da quando è stata varata la grande riforma di Deng Xiaoping. La promozione dei consumi interni e la capacità innovativa dell'economica dimostrano che la Cina nel 2019 continua a puntare sui propri punti di forza. Il conflitto commerciale con gli Stati Uniti indica che l'economia cinese negli ultimi decenni ha fatto dei progressi enormi. Il socialismo dal volto cinese non rappresenta quindi un modello al capolinea. La flessione dei listini nel 2018 dopo l'euforia del 2017 ha acuito la percezione del rischio. Per gli investitori si tratta forse del segnale più importante in occasione dell’imminente festa del Capodanno cinese. Viste le quotazioni attraenti, esistono delle opportunità di stock picking nonostante il rallentamento della congiuntura e i rischi derivanti dal conflitto commerciale, perché le esigenze del ceto medio, in continua espansione, aumentano senza sosta.

 

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