Evoluzione SRI" /> Analisi - CFS Rating
24/03/2016

Evoluzione SRI

Facciamo il punto sull'Etica nel Risparmio

Cresce l'attenzione per la sostenibilità dei fondi SRI (Sustainable & Responsive Investment). Ne parleremo al Salone del Risparmio  il 7 aprile (Sala Blue 2) con Nicola Trivelli, AD e Direttore Investimenti di Sella Gestioni Sgr, Luca Riboldi, Direttore degli Investimenti Banor Sim, Advisor di Banor Sicav, Alessandro Fonzi, CFA, Country Head Italy di Degroof Petercam A.M. e Antonio Napolitano, Head of Strategic Product and Marketing, Pioneer Investments SGR. Modererà la conferenza Debora Rosciani, giornalista di Radio24 Il Sole24ore.

Fondi SRI: cosa sono e come operano


Nell'edizione 2016 de “I 300 Migliori Fondi”, la rubrica dedicata all’evoluzione dei fondi SRI analizza diversi aspetti di questi prodotti, dai vari approcci, alla loro evoluzione, ai protagonisti, alle asset class di appartenenza per arrivare ai risultati.

Con il termine SRI, dall’inglese Sustainable and Responsible Investment, si fa riferimento a tutti quei fondi che si pongono l’obiettivo di coniugare l’interesse economico dei risparmiatori con il rispetto di criteri socio-ambientali, al fine di contribuire alla realizzazione di un mercato degli investimenti più consapevole e sostenibile.

 

Un fondo etico, o SRI, è quindi un prodotto finanziario perfettamente accomunabile al classico fondo comune di investimento, ma accanto ai tradizionali parametri economico-finanziari usati per valutare la bontà degli investimenti, compaiono specifici criteri di eticità e responsabilità sociale, i cosiddetti criteri ESG, “Environmental, Social and Governance”.

Il gestore del fondo etico in sostanza si troverà a ricercare le migliori opportunità di rendimento all’interno di un panel di titoli più ristretto rispetto a quello tradizionale. Questo basket viene costituito attraverso determinate strategie, ognuna contraddistinta da specifici obiettivi.

L’EUROSIF ne ha definite sette:

  • Sustainability Themed
  • Best-in-Class
  • Norms-based Screening
  • Exclusion
  • ESG Integration
  • Impact Investment E
  • Engagement and Voting

In sostanza si tratta di investimenti in temi quali i cambiamenti climatici, la salute, l’efficienza energetica o l’acqua; investimenti sul rispetto di norme e standard internazionali che fanno riferimento alle dimensioni ambientali e sociali definite dagli organismi sovranazionali come le Nazioni Unite; investimenti che escludono società, settori o paesi se coinvolti in alcune attività contrarie alla dimensione etica come ad esempio armi, pornografia, tabacco, gioco d’azzardo, attività lesive dei diritti umani  e la sperimentazione animale; investimenti secondo i criteri ESG; investimenti in aziende, organizzazioni e fondi con l'intenzione di generare un impatto sociale e ambientale positivo (es. il microcredito); infine l’azionariato attivo, e cioè il coinvolgimento degli azionisti nelle assemblee annuali attraverso la ricerca del dialogo con il management al fine di consapevolizzare le società sulla sostenibilità.

La diffusione dei fondi SRI

Secondo quanto riportato nel Global Sustainable Investment Review 2014, a livello globale gli investimenti sostenibili negli ultimi anni hanno fatto registrare una crescita notevole: dai 13,3 mila miliardi di dollari di inizio 2012 hanno infatti raggiunto un totale di 21,4 mila miliardi di dollari all’inizio del 2014. Quasi il doppio in due anni. L’Europa, con il 63,70% degli asset globali investiti in fondi SRI, è attualmente l’area geografica dove gli investimenti socialmente responsabili hanno preso piede in misura più evidente. A distanza gli Stati Uniti con il 30%.

Secondo il rapporto 2015 Green Social and Ethical Funds in Europe di Vigeo, alla fine di giugno 2015 in Europa i fondi SRI erano 1204, in aumento del 26% rispetto al 2014. Anche l’AUM – che si attesta su 136 miliardi di euro - è in aumento. Questo valore rappresenta l’1,7% delle masse gestite sul totale dei fondi retail. Francia, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, Germania e Regno Unito raccolgono insieme quattro quinti del totale dei fondi SRI autorizzato al segmento retail.

I fondi SRI in Italia

Su un totale di circa 5000 fondi unici autorizzati alla distribuzione in Italia per il segmento retail (13000 prodotti se consideriamo le varie classi disponibili) censiti da CFS Rating, i fondi SRI sono circa un centinaio; si tratta perciò del 2% del totale, che si distribuisce su una quarantina di case di gestione.

Come possiamo vedere nel grafico, nell’ultimo periodo diverse società hanno deciso di puntare sul tema SRI, basti pensare che tra il 2010 e il 2015 sono approdati in Italia più di 40 nuovi comparti SRI destinati alla clientela retail, di cui il 32% solo nel 2015, declinati in circa 70 classi e sono state istituite 30 nuove classi di fondi già esistenti.

Lancio di nuovi fondi SRI in Italia negli ultimi 15 anni

Tra le società che offrono un discreto numero di comparti SRI citiamo Candriam, BNP Paribas,  J. Safra Sarasin, Vontobel, Natixis Global AM, GAM, Etica Sgr e Petercam . Restando sui fondi di diritto italiano, le società che si sono impegnate su questo fronte sono Amundi, la già citata Etica, Eurizon, Pioneer, Sella Gestioni e UBI Pramerica.

A livello di asset class, suddividendo i comparti SRI in base alle macrocategorie CFS Rating senza tener conto delle diverse classi in cui si moltiplicano, gli azionari geografici sono i più numerosi (46%) e la maggior parte sono azionari internazionali e area Euro-Europa. Il 25% dell’offerta SRI retail è rappresentata da fondi obbligazionari, prevalentemente area euro. Tra gli azionari tematici, che rappresentano il 16%, troviamo fondi legati a settori come ad esempio l’acqua, l’ambiente e l’ecologia, ma anche le energie alternative. Infine, il 12% appartiene alla categoria dei bilanciati e flessibili.

Numero comparti SRI per categoria CFS Rating

CFS Rating assegna il rating ai fondi con più di tre anni di track record e attualmente il 72% dei fondi retail SRI dispone di rating (dati al 31/12/2015). Circa il 30% dei fondi etici è qualitativamente buono e si aggiudica 4 o 5 stelle: questo dato è in linea con la media dei prodotti non etici.

Dal punto di vista dei rendimenti, analizzando le categorie più rappresentative dei fondi etici osserviamo che all’interno degli Azionari Internazionali e dei Bilanciati ben il 64% dei fondi etici è riuscito a battere i competitor. Per quanto riguarda le altre categorie più numerose, solo alcuni fondi SRI riescono a distinguersi. Le performance che  emergono dall’analisi sfatano la convinzione che investire in fondi etici non renda quanto l’investimento in fondi “non etici”. Inoltre, in alcune delle categorie citate, i fondi SRI tendono a contenere il rischio assunto.

Maggiori dettagli verranno approfonditi all’interno de “I 300 Migliori Fondi, ed. 2016”.

© 2001-2022 CFS Rating Tutti i diritti sono riservati

I dati le informazioni e le elaborazioni sono proprietà di CFS Rating, nessuna garanzia viene data in merito alla loro accuratezza, completezza e correttezza.

I dati e le elaborazioni pubblicate nel presente sito non devono essere considerate un'offerta di vendita, di sottoscrizione e/o di scambio, e non devono essere considerate sollecitazione di qualsiasi genere all'acquisto, sottoscrizione o scambio di strumenti finanziari e in genere all'investimento.