16/03/2023

Ancora venduti i titoli bancari, il petrolio sotto quota 70

Wall Street ha chiuso anche ieri in ribasso nonostante il dato dei prezzi alla produzione migliore del previsto, ma la nuova onda di pessimismo sul settore bancario rafforzata dalle notizie provenienti questa volta da Credit Suisse hanno prevalso, e l'indice SP500 ha perso lo 0,7% finendo a 3891 punti (grafico a destra), ma era arrivato a perdere il 2% nel corso della giornata.
Positivi i titoli tecnologici grazie alla ridiscesa dei rendimenti obbligazionari: il Treasury decennale ha chiuso ieri a 3,46% e il Tbond a 132,2 mentre il Bund ha guadagnato oltre due punti finendo a 137 per un rendimento a 2,17%, livello piuttosto basso se oggi la BCE alzerà i tassi di un altro mezzo punto al 3,5%.
Da notare il tracollo dell'Euro che ha chiuso la giornata a 1,0560 dall'1,0740 del giorno prima: forse gli investitori hanno pensato che le difficoltà di Credit Suisse avranno un impatto negativo sulle economie dell'area Euro. Contro lo Yen il dollaro si è rafforzato a quota 133,35.
Il mercato che però ha mostrato la maggiore volatilità è stato quello del petrolio con il WTI che ha iniziato la giornata a 72 dollari per perdere il 10% a 65,65 e chiudere a 68,20 dollari al barile mentre il Brent ha chiuso la giornata a 74,20 dollari.
A Wall Street i titoli petroliferi sono stati venduti aggressivamente ed Exxon Mobil ha perso il 4,94% mentre Chevron ha ceduto il 4,29%.
I titoli bancari hanno chiuso in ampio ribasso anche ieri, con JPMorgan a -4,71%, Wells Fargo a -3,21% e Bank of America a -0,87%. Goldman Sachs ha perso il 3,03%.

Peggiore la performance delle banche regionali, con il -21% della First Republic Bank dopo il downgrade dei suoi bond da parte di S&P: le società di rating ora si scatenano, ma giovedì scorso  SVB aveva un rating migliore di quello del debito italiano, un giorno prima del fallimento.

Nell'incertezza gli investitori hanno venduto con violenza anche le banche europee con Unicredit che ha perso il 9% e Intesa quasi il 7%, per non parlare di BNP Paribas che ha perso oltre il 10% e Societé General il 12%.

Tra i principali titoli tecnologici Facebook continua a sovraperformare dopo l'annuncio di nuove riduzioni del personale a il titolo ha guadagnato l'1,92% seguito da Microsoft a +1,78% e Google a +2,28%.
Oggi l'attenzione è puntata sul dato settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, i nuovi cantieri abitativi e i permessi di costruzione di febbrario e quindi l'indice della Fed di Philadelphia di marzo per il settore manifatturiero.

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