Analisi

La settimana si è aperta con un rialzo dei mercati azionari europei e un mercato americao contrastato, con i titoli Value in rialzo e i Growth ancora sotto pressione. L'indice SP500 ha chiuso a +0,26% a 4469 punti (grafico a destra) mentre il Nasdaq ha chiuso in leggero ribasso con Amazon e Facebook che perdono lo 0,58% e lo 0,35% rispettivamente.
Rimbalza la Apple dello 0,39% dopo le perdite di venerdì e Google guadagna un punto percentuale. Tesla sale dello 0,91% a 743 dollari.
E' risalito il settore bancario con JPMorgan che ha guadagnato l'1,59%, Citigroup l'1,37% e Bank of America l'1,66%.
Il settore petrolifero è stato tra i migliori grazie al rialzo del petrolio WTI che apre questa mattina a 71 dollari al barile grazie alla previsione di un aumento della domanda nel 2022 da parte dell'OPEC.
La tenuta di Wall Street è sorprendente, vista la serie di fattori negativi che vanno dalle iniziative del governo cinese contro i giganti tecnologici alla proposta dell'amministrazione Biden di alzare le tasse societarie dal 21% a 26,5%, dai dati macro in rallentamento alla Federal Reserve che si accinge a ridurrfe lo stimolo monetario. Preoccupa poi la situazione del colosso immobiliare cinese Evergrande sull'orlo del fallimento.
Stabile il dollaro, con l'euro aquota 1,1820 mentre il mercato obbligazionario è fermo sui livelli di venerdì con il rendimento del Treasury decenale a 1,33%.
I mercati asiatici stanno chiudendo anche oggi contrastati sui con Tokyo che guadagna lo 0,79%, ma Shanghai perde un punto percentuale e Hong Kong qualcosa di più mentre Seul sale dello 0,79%.
Per la giornata odierna l'attenzione è puntata sul dato americano delle 14:30 dei prezzi al consumo cdi agosto: le previsioni sono per una leggera flessione dal +5,4% di luglio per l'indice globale e dal 4,3% dell'indice Core.