La scorsa settimana si è chiusa negativamente per i mercati azionari con le perdite maggiori per Wall Street nella giornata di venerdì: la Apple ha perso il 3,31% sulla notizia della sentenza a favore della EpicGames contro la richiesta della Apple di utilizzare il proprio sistema di pagamenti. La notizia ha avuto un impatto negativo anche su Google che è in una posizioni simile e il titolo ha perso l'1,86% a 2817 dollari. Tra i principali titoli tecnologici debole anche Tesla a -2,46% e Microsoft a -0,52%. L'indice SP500 ha chiuso a -0,77% a 4458 punti (grafico a destra).
E' sceso anche il settore bancario con JPMorgan che ha perso l'1,15%, Citigroup l'1,26% e Bank of America l'1,61%.
Il settore petrolifero è poco mosso nonostante la tenuta petrolio WTI che ha chiuso a 69,70 dollari al barile nonostante notizia che la Cina venderà greggio delle riserve strategiche per calmierare i prezzi interni alle raffinerie e all'industria. Questa mattina il WTI apre sopra ai 70 dollari e il Brent sopra ai 73 dollari al barile.
Si rafforza il dollaro, con l'euro sotto quota 1,1800 mentre il mercato obbligazionario è sui livelli di venerdì con il rendimento del Treasury decenale a 1,33%.
I mercati asiatici hanno chiuso oggi contrastati sui timori di nuove iniziative del governo cinese per la regolamentazione dei giganti tecnologici, e un articolo del Financial Times oggi menziona Alipay di Jack Ma come prossimo obiettivo: Tokyo guadagna lo 0,20% come Shanghai, ma Hong Kong perde oltre il 2% e Taiwan lo 0,16%.
I futures sugli indici americani salgono dello 0,3% dalla chiusura di venerdì.
La giornata odierna è povera di dati macro significativi e dobbiamo attendere domani per il dato più importante della settimana, quello dei prezzi al consumo USA di agosto.