Analisi

Wall Street ha chiuso ieri contrastata appena sotto ai massimi storici con una trading range molto ridotta rispetto alle giorante precedenti: l'indice SP500 ha perso lo 0,11% a 4241,8 punti (grafico a destra) mentre il Nasdaq ha guadagnato più o meno lo stesso ammontare. Più deboli i mercati europei con lo Stoxx50 che ha preso oltre un punto percentuale (grafico in basso).
I mercati devono decidere se superare i massimi dell'anno o correggere maggiormente e oggi e domani avremo qualche chiarimento sulle loro intenzioni.
Sul mercato americano i movimenti dei principali titoli sono stati molto più modesti rispetto ai giorni scorsi: se non consideriamo il +5,27% della Tesla a 656 dollari il tecnologico migliore è stato Facebook che ha guadagnato lo 0,46% e il peggiore la Apple che ha perso lo 0,21%.
Positivi i titoli bancari con Citigroup il migliore a +1% seguito da JPMorgan a +0,61% e Bank of America a +0,58%.
Abbastanza fermo anche il mercato dei Treasurys con il TBond a 159,5 e il rendimento del decennale a 1,5% e poco mosso anche il mercato dei cambi con l'euro a 1,935.  Il petrolio WTi qapre a 73,40 dollari al barile dopo aver trattato ieri a 74,20 dopo l'uscita del dato delle scorte americane della scorsa settimana in ampio ribasso
I mercati azionari asiatici hanno chiuso con rialzi intorno allo 0,3% con l'eccezione di Tokyo invariata, mentre quelli europei hanno aperto in rialzo di mezzo punto percentuale.
Per oggi l'attenzione degli investitori è puntata sull'indice della congiuntura teedesca IFO di giugno atteso alle 10:00, sulla riunione della Bank of England e nel pomeriggio sui dati mericani delle ricieste di sussidi di disoccupazione e gli ordini di beni di consumo durevoli. E' poi atteso il dato della crescita del PIL americano del primo trimestre, ma si tratta della terza stima.