Wall Street ieri ha recuperato interamente le perdite di venerdì con l’SP500 in rialzo dell’1.4% a 4224,79 punti (grafico a destra) con i titoli ciclici nuovamente nel mirino mentre i tecnologici sono rimasti in ombra: Amazon ha perso lo 0,94% e Tesla lo 0,4%, Google e Apple hanno guadagnato l’1,4% e Microsoft l’1,23%.
Il settore energia è stato il migliore grazie al rally del WTI sopra ai 73 dollari al barile, con Chevron che sale del 2,93% ed Exxon Mobil del 3,63%. Positivo anche il settore bancario con Bank of America il titolo migliore a 2,5%.
I timori di una stretta monetaria prima del previsto sembrano già rientrati e favore del tema della robusta ripresa economica, e ora il mercato deve decidere se tornare a testare i minimi della scorsa settimana o i massimi storici.
I mercati asiatici hanno seguito il rimbalzo di quello americano e Tokyo è stato il migliore a +3% men tre Hong Kong ha perso lo 0,36%, Taiwan ha chiuso invariata e Seul a +0,7%. Lo Stoxx50 europeo apre in ribasso dello 0,1% e i futures americani son invariati.
Il mercato obbligazionario ha proseguito nei suoi movimenti erratici e ieri il TBond è salito di due punti a 163 per poi perderne più di tre e questa mattina apre a 159,65 mentre il rendimento del Treasury decennale è a 1,50%. Più stabile il mercato dei cambi con l’euro fermo a 1,1910.
Dal fronte macro oggi si attende solo il dato americano delle vendite di case di maggio, ma alle 20:00 Jerome Powell parlerà al Confresso.