Il tema principale per i mercati azionari rimane quello della sostenuta ripresa economica grazie al miglioramento della situazione sanitaria e alla riapertura delle principali economie, e il dato della disoccupazione americana di marzo ha dato l'avvio a un movimento rialzista che per l'indice SP500 dovrebbe raggiungere quota 4300 punti (grafico a destra), livello che alla velocità degli ultimi giorni rischia di essre toccato nel corso della settimana.
Venerdi Wall Street ha guadagnato lo 0,77% nonostante la posizione di estremo ipercomprato, con i principali tecnologici in rialzo del 2,0%.
I mercati azioanri asiatici hanno invece aperto la settimana in ribasso in assenza di notizie particolari, con Tokyo che ha perso lo 0,72%, quelli cinesi un punto percentuale a Seul appena sopra la parità: da notare il rialzo del 7,8% di Alibaba dopo la multa miliardaria imposta dal governi cinese per abuso di posizione dominante. I futures sugli indici americani perdono lo 0,3% come il future sul DAX.
Il mercato obbligazionario non sembra essere influenzato negativamente dal rialzo di quello azionario e il rendimento del Treasury decennale è fermo a 1,66% e anche il dollaro si muove lateralmente con l'euro a 1,66%.
Poco mosso anche il petrolio WTI intorno ai 59 dollari al barile, incapace di seguire i mercati azionari e i segnali di ripresa della domanda.
Per questa settimana le giornata più importanti sono quelle di mercoledì e giovedì, in quanto inizia la stagione delle trimestrali con i bilanci dei principali titoli bancari americani, ma martedì avremo il dato dell'inflazione americana di marzo, ed è previsto un aumento mensile dell'indice dello 0,4-0,5% e a causa del -0,3% del marzo scorso l'aumento tendenziale salirà al 2,5% dall'1,7% di febbraio. L'indice Core dovrebbe salire dell'1,7%. Sarà interessante vedere la reazione del mercato obbligazionario a questi dati.