E' proseguito anche ieri il rialzo dei mercati azionari, con l'indice SP500 che ha chiuso a 4097 punti guadagnando lo 0,42% (grafico a destra) e lo Stoxx50 europeo su un nuovo massimo dell'anno (grafico in basso).
Ai dati molto positivi della disccupazione americana di marzo si è aggiunto il fattore Fed, visto che anche ieri Powell ha dichiarato che i tassi rimarranno a zero per lungo tempo perchè la ripresa non è equilibrata ed è ancora necessario il sostegno della banca centrale.
Ha reagito positivamente anche il mercato obbligazionario, con il TBond a 156,50 sui massimi delle ultime settimane e il rendimento del Treasry decennale a 1,66%: il settore bancario ha invece perso terreno con Citigroup che ha ceduto mezzo punto percentuale e Bank of America lo 0,87%, mentre JPMorgan ha guadagnato lo 0,12%.
Particolarmente positivo il settore tecnologico con il Nasdaq che guadagnna un punto percentuale grazie al +1,9% della Apple e Tesla, l'1,34% di Microsoft a 253,25 dollari, nuovo massimo storico, a il +0,50% di Amazon e Google. Invariata Facebook dopo il rally dei giorni scorsi che l'ha portata a 313 dollari.
Scende il settore petrolifero noonostante il prezzo del greggio WTI sia rimasto fermo a 59,70 dollari al barile: Chevron ed Exxon Mobil perdono un punto percentuale.
In rialzo l'euro a 1,1900 sulle aspettative di un miglioramento della situazione sanitaria in Europa.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso invece in ribasso, con Tokyo che guadagna lo 0,2%, ma Shangai perde lo 0,87%, Hong Kong l'1,35% e Seul lo 0,36%. I futurtes sugli indici americani sono leggermente positivi.
Dal fronte macro si segnalano i dati sui prezzi al consumo e alla produzione cinesi di marzo, in aumento a +0,4% tendenziale e +4,4% rispettivamente, mentre è appena uscito il dato della produzione industriale tedesca sdi febbraio a -1,6% sul mese precedente.
In attinata è attesa la produzione industriale francese e nel pomeriggio i prezzi alla produzione USA di marzo.
