08/04/2021

Mercati azionari fermi sui massimi

Wall Street ha chiuso ieri appena sopra al massimo di venerdì con l'indice SP500 in rialzo dello 0,15% a 4079,95 punti (grafico a destra), mentre l'indice europeo Stoxx50 ha chiuso in leggero ribasso (grafico in basso).
Non ci sono state notizie significative nel corso della giornata e le minute dell'ultima riunione del Fomc della banca centrale americana non hanno portato novità particolari: il comitato ha sottolineato il miglioramento della congiuntura, ma ha anche ribadito che ci vorrà ancora tempo per tornare ai livelli pre-crisi e quindi i tassi rimarranno a zero ancora a lungo.

Il mercato obbligazionario ha perso terreno con il TBond che ha chiuso a 156 perdendo un punto dal massimo della giornata e mezzo punto dalla chiusura precedente, mentre il rendimento del Treasury decennale ha chiuso a 1,68%: sorprende il fatto che gli investitori accettino rendimenti reali a 10 anni negativi nonostante le prospettive notevolmente positive per l'economia americana.
L'indice Nasdaq ha perso leggermente terreno nonostante l'ottima performance dei principali cinque titoli tecnologici: prosegue il rally di Facebook che sale di un altro 2,23% superando il massimo del 2020 e di Amazon che guadagna l'1,72% a 3279 dollari rimanendo però ancora sotto ai massimi dell'agosto scorso, come del resto la Apple che guadagna l'1,34% a 127,9 dollari. Google sale dell'1,35% e Microsoft dello 0,82% a 249,90 dollari, nuovo massimo storico, mentre Tesla perde il 3% a 670,97 dollari.

Il rialzo dei principali titoli è stato però bilanciato dal -1,7% dell'indice delle Small Cap Russell 2000, un segnale che gli investitori nuovamente puntano sui soliti cinque titoli.

I mercati azionari asiatici hanno chiuso praticamente invariati, con l'eccezione di Hong Kong che ha guadagnato l'1,55%, mentre i futures sugli indici americani sono saliti dello 0,4% garantendo un nuovo massimo per Wall Street nel pomeriggio.


Positivo il settore bancario con JPMorgan in rialzo dell'1,57%, Citigroup dello 0,12% e Bank of America dello 0,91%.

Il settore petrolifero ha seguito la notevole volatilità del petrolio WTI che ormai perde o guadagna un dollaro in pochi minuti e Chevron ha chiuso +0,59% ed Exxon Mobil a +0,44; il WTI ha chiuso a 59,60 dopo essere sceso a quota 58 e i dati delle scorte americane confermano la riduzione delle scorte di greggio, ma il notevole aumento di quelle dei prodotti finiti (benzina e diesel) e questo non è un segnale positivo in quanto sta arrivando  la stagione della chiusura delle raffinerie per la manutenzione e quindi nelle prossime settimane scenderà la domanda di greggio. La riapertura dei negoziati con l'Iran possono portare ad un aumento dell'offerta al momento non considerata dall'OPEC.


Sul fronte dei cambi si segnala un rafforzamento dell'euro nel corso delle ore europee sopra quota 1,190 e una ridiscesa in chiusura di giornata a 1,1870 sui livelli del giorno precedente.

Per oggi non abbiam dat macro significativi, ma alle 13:30 saranno rilasciate le minute dell''ultimo meeting della BCE e alle 18;00 parlerò nuovamente Jerome Powell.

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