28/10/2020

Maggiore prudenza sui mercati azionari

Il mercato azionario americano chiude contrastato con l’SP500 a -0,3% (grafico a destra) e il Dow a -0,8%, ma il Nasdaq sale dello 0,64% grazie ai soliti cinque titoli: Apple guadagna l’1,3%, Microsoft l’1,46% dopo una trimestrale migliore delle attese, Amazon il 2,45% e Facebook il 2,23%.  Più cauta Google che sale solo dello 0,9% a 1598,88 dollari.

La chiusura negativa del Dow Jones si spiega con il -1,83% di JPMorgan Chase a 99,33 e Boeing che perde il 3,46.  Negative anche 3M e Caterpillar dopo le trimestrali. In forte ribasso i titoli del trasporto aereo con American Airlines a -4,83% e Delta a – 3,85% e scende anche il settore petrolifero seguendo il WTI sotto ai 39 dollari al barile: Exxo Mobil perde l’1,56% a 32,82 dollari. Appena prima della chiusura l’American Petroleum Institute ha annunciato un aumento delle scorte di greggio di 4,577 milioni di barili nella scorsa settimana: nel pomeriggio avremo il dato governativo dell’Energy Information Administration.

I mercati azionari sembrano aver realizzato di colpo che la situazione sanitaria sta peggiorando nonostante i dati siano in linea con le previsioni senza alcuna sorpresa, e i futures sugli indici americani hanno perso quasi un punto percentuale dopo la chiusura sulla notizia che la Francia annuncerà misure ancora più restrittive nella lotta contro il coronavirus.

Le perdite dei mercati europei sono state ancora più ampie, comprese tra il punto percentuale e l’1,5% con l’indice Stoxx 50 sui minimi degli ultimi mesi (grafico in basso).  Ieri sono uscite le trimestrali di titoli bancari importanti come  Santander, che ha chiuso a -1,46% dopo una trimestrale che ci è sembrata positiva, come del resto quella di Mediobanca che perde il 2,63%.  Reazione positiva invece alla trimestrale di HSBC che sale del 3,8%.

I mercati asiatici non hanno seguito quelli occidentali e chiusono contrastati, con Tokyo che perde lo 0,29%, Hong Kong dello 0,49% e Taiwan lo 0,69%, ma Shanghai sale dello 0,46% e Seul dello 0,6%.

Sale il mercato dei Treasrys con il TBond che guadagna un punto a 174,62 e il rendimento del decennale che scende a  0,76%, mentre sul mercato dei cambi si segnala una maggiore debolezza dell'euro che scende sotto quota 1,1800.

I dati macro americani di ieri sono stati contrastati, con gli ordini di beni di consumo durevoli di settembre  migliori del previsto a +1,9% sul mese precedente, ma l’indice della fiducia dei consumatori di ottobre calcolato dal Conference Board in flessione rispetto a settembre: in questa fase di incertezza circa la situazione sanitaria e il risultato delle elezioni americane i dati macro del mese scorso appaiono poco rilevanti per gli investitori.  Per la giornata di oggi l’unico dato significato è quello delle scorte americane di greggio rilasciato dall’EIA.

  

© 2001-2022 CFS Rating Tutti i diritti sono riservati

I dati le informazioni e le elaborazioni sono proprietà di CFS Rating, nessuna garanzia viene data in merito alla loro accuratezza, completezza e correttezza.

I dati e le elaborazioni pubblicate nel presente sito non devono essere considerate un'offerta di vendita, di sottoscrizione e/o di scambio, e non devono essere considerate sollecitazione di qualsiasi genere all'acquisto, sottoscrizione o scambio di strumenti finanziari e in genere all'investimento.