30/09/2020

Gli indici USA perdono un punto percentuale dopo il dibattito presidenziale

Dopo aver chiuso in riibasso di mezzo punto percentuale a 3335 punti (grafico a destra) l'indice perde un altro punto percentuale nelle ore asiatiche dopo il caotico dibattito presidenziale tra Trump e Biden: non è piaciuto agli investitori  che Trump non abbia sciolto i dubbi sul fatto che accetterà un risultato elettorale a lui avverso.

Un risultato contestato è l'utima cosa che vogliono i mercati e questo spiega la fessione degli indici e delle borse asiatiche. Tokyo perde l'1,58% e Sidney il 2% mentre Shanghai scende di mezzo punto.  Hong Kong guadagna invece mezzo punto grazie all'aumento dell'indice dei responsabili degli acquisti cinesi in settembre da 51 a 51,5 punti.

Il tono di Wall Street ieri era già più cauto dopo le dichiarazioni del Governatore dello Stato di New York Cuomo ha dichiarato che i casi di Cvid sono nuovamente in aumento: sono scesi del 4% i titoli delle compagnie aeree come UAL, ma anche il settore energetico con Exxon Mobil che perde quasi il 3%.

Si teme una nuova flessione della domanda di greggio e il petrolio WTI torna sotto ai 39 dollari al barile.

In leggero rialzo il mercato dei Treasurys con il rendimento del decennale a 0,64% e il TBond a 117,25 mentre il dollaro ieri ha perso terreno permettendo all'euro di tornare sopra quota 1,1750.

La giornata odierna è densa di dati macro, iniziando con quello della crescita del PIL inglese del secondo trimestre appena uscito a -21,5 sullo  stesso trimestre del 2019: è l'ultima revisione.

Alle 10:00 avremo poi il dato della disoccupazione tedesca di settembre e l'inflazione nei vari paesi dedll'area euro per lo stesso mese.

Nel pomeriggio è poi atteso il dato dei nuovi occupati del settore privato negli Stati Uniti calcolato dall'ADP per settembre, in attesa di quello ufficiale di venerdì.  Meno significativa la revisione della stima del PILUSA del secondfo trimestre.

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