Il secondo semestre dell’anno si apre positivamente per i mercati azionari grazie a dei dati macro favorevoli: l’indice SP500 chiude in rialzo di mezzo punto a 3115,86 (grafico a destra) mentre il Nasdaq sale dello 0,95%. Notevole il +4,36 di Amazon che fa segnare un nuovo massimo storico a 2878,7 dollari e il +3,69 della Tesla a 1119,63. Netflix sale del 6,72% e Facebook del 4,62%. Più caute la Apple che perde lo 0,19% a 364,11 dollari e Microsoft che sale dello 0,588% a 207,7.
Fedex sale dell’11,72% e Amgen dell’8,17%, mentre tra i titoli in ribasso si segnala il -1,63% che porta l’indice DowJones in territorio negativo.
Il dato macro più importante è stato ieri l’indice ISM manifatturiero di giugno, in salita a 49,8 oltre le aspettative degli analisti, mentre quello dei nuovi occupati del settore privato calcolato dall’ADP ha mostrato un aumento di 2,4 milioni. Il dato di maggio è stato rivisto da -2,8 milioni a +3 milioni rendendo il dato di ieri poco affidabile. Oggi avremo il dato ufficiale dei nuovi occupati e le previsioni sono per un aumento di tre milioni degli occupati.
I mercati asiatici a loro volta hanno aperto il mese di luglio in ampio rialzo con solo Tokyo poco mossa a +0,11%: sorprende il +2,43% di Hong Kong viste le tensioni sociali dopo l’entrata in vigore della nuova legge sulla sicurezza. Positiva anche l’apertura dei mercati europei, mentre i futures americani segnalano un’apertura in rialzo dello 0,3%.
Poco mosso il mercato obbligazionario con il rendimento del Treasury decennale a 0,67%, mentre il petrolio WTI torna sopra quota 40 dollari al barile.
Il rialzo dei mercati azionari indebolisce il dollaro contro l’euro, che risale a 1,1280 e contro le commodity currencies, che comunque rimangono all’interno delle trading range delle ultime settimane.