Wall Street ha chiuso venerdì con un ribasso del 2,42% a 3009 punti (grafico a destra) indebolito dalle prese di beneficio sui principali titoli tecnologici e soprattutto su Facebook che perde l’8,3% dopo che alcuni importanti clienti come Coca cola e Pepsi hanno annunciato di sospendere la spesa pubblicitaria sul social network per qualche mese in risposta alla disinformazione e messaggi di odio presenti sul network.
Apple perde il 3% a 353 dollari, Microsoft il 2% e Amazon il 2,2% chiudendo a 2692 dollari, ma Google lascia sul campo il 5,45% a 1362 dollari. Molto debole anche il settore bancario con JPMorgan che perde oltre il 5% e Goldman Sachs l’8,6%.
Non sono poi positive le notizie provenienti dal fronte dell’epidemia da cononavirus con dati preoccupanti provenienti dagli Stati Uniti dove il numero dei contagi ha raggiunti I 2,5 milioni. Nella giornata di domenica sono stati riportati 190 mila nuovi casi,
I mercati asiatici a loto volta aprono la settimana in ribasso, con Tokyo che perde il 2,3%, Kong Kong lo 0,9% e Seul l'1,93% ma i mercati europei sono in territorio marginalmente positivo dopo un'aperutra in ribasso.
Il mercato dei Treasurys apre poco mosso con il rendimento del decennale a 0,65% mentre il dollaro è un po' più debole a 1,1250 contro l'euro, Scende il petrolio WTI sotto i 38 dollari al barile.
Per oggi abbiamo pochi dati macro significativi: il mattinata è attesa la prima stima dell'inflazione tedesca di giugno, menter nel pomeriggio avremo il dato delle vendite di case negli USA per il mese di maggio.