18/05/2020

Apertura di settimana positiva per i mercati azionari

Wall Street ha chiuso in rialzo anche venerdì con l’indice Sp500 che guadagna lo 0,39% a 2863,7 punti dopo una giornata trascorsa in territorio negativo.  Tra i soliti tecnologici Facebook è il titolo migliore con un rialzo del 2% seguito da Microsoft che guadagna l’1,46% a 183,16 dollari, mentre Amazon sale dello 0,88% a 2409,78 dollari.  Positiva anche Google dell’1,19% a 1373 dollari.  La Apple però perde lo 0,59% a 307,7 dollari e Tesla lo 0,52% a 799,17.

Il mercato sta mostrando una notevole tenuta nonostante le notizie costantemente negative: venerdì è stata la volta della contrazione delle vendite al dettaglio del 16,4%  in aprile e dell’’annuncio dell’amministrazione Trump che saranno bloccate le vendite di semiconduttori alla cinese Huawei Technologies.  L’unica notizia positiva della giornata che il Congresso dovrebbe approvare un nuovo pacchetto di stimoli fiscali per altri tre trilioni di dollari, dei quali un trilioni andrebbero alle autorità locali: è poco probabile che il Senato con maggioranza repubblicana approvi il progetto, ma è comunque un segnale che sono in arrivo altri soldi.

La produzione industriale USA è poi scesa dell’11,2% in aprile, ma l’indice della fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan è salito in maggio a 73,7 da 71,8 del mese precedente.  Positivi anche i dati cinesi della produzione industriale di aprile, in aumento del 3,9% sullo stesso mese del 2019.  La spesa dei consumatori è però diminuita del 7,5% dopo il -15,8% di marzo, e pertanto non è chiaro dove vada a finire l’aumento della produzione.

I futures sugli indici americani guadagnano oltre un punto percentuale festeggiando la riapertura dell’attività economica in vari paesi, Italia inclusa, mentre i mercati asiatici hanno  chiuso con rialzi intorno al mezzo punto percentuale: unica eccezione Taiwan che perde lo 0,7%.

In leggera flessione il mercato obbligazionario con il rendimento del Treasury decennale che sale a 0,65% mentre prosegue il recupero del petrolio WTI, che questa mattina apre a 31 dollari al barile, sostenuto dai tagli alla produzione da parte dell’OPEC dalla speranza che la domanda riprenda quota. Il contratto sul WTI scade domani e non dovremmo assistere all’esagerata volatilità del mese scorso.

Poco mosso il dollaro contro l’euro a 1,0820 ma anche le altre valute non mostrano movimenti significativi rispetto a venerdì.

Per oggi non abbiamo dati macro significativi, e prima dell’apertura dei mercati europei è uscito il dato della crescita del PIL giapponese del primo trimetre, in flessione dello 0,9% sul trimestre precedente.

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