13/02/2020

Mercati frenati dall'aumento dei nuovi casi di contagio in Cina

Ancora un nuovo record per Wall Street con l’indice SP500 che guadagna lo 0,65% a 3379,45 punti (grafico a destra) grazie alle aspettative che l’epidemia cinese raggiunga presto il suo picco e che l’impatto sulla congiuntura globale sia limitato al trimestre in corso.  Nuovo massimo per la Apple a 327,2 con un rialzo del 2,37% e di Amazon a 2160 dollari.  Sale anche Facebook dell’1,72% a Microsoft dello 0,15% a 184,71 dollari.

I mercati asiatici perdono invece intorno al mezzo punto percentuale, con Tokyo che chiude a -0,14% (grafico in basso), sulla notizia che nella provincia di Hubei i morti sono stati ieri 242, il doppio del giorno precedente e sono stati confermati quasi 15000 nuovi casi grazie a un cambio di metodologia diagnostica.

I futures sugli indici americani perdono lo 0,4% ridimensionando i guadagni  di ieri.

In recupero il mercato dei Treasurys con il rendimento del decennale che torna sotto quota 1,60% e il TBond che apre a 162,3 dal minimo di ieri a 161,50.

Poco mosso il mercato dei cambi, con l’eccezione dell’euro che sta scendendo sotto al minimo del 2019 a 1,0880 dopo i dati negativi della produzione industriale di gennaio dell’area euro.

Il petrolio WTI ha recuperato ieri due dollari dai minimi e tratta a 51,20 nonostante il dato di ieri dell’aumento delle scorte americane di oltre 7 milioni di barili: è poco probabile che il rialzo vada molto lontano vista la notevole contrazione della domanda cinese e il rischio che la produzione libica torni ai livelli precedenti.

Nella giornata odierna l’attenzione è puntata sul dato americano dei prezzi al consumo di gennaio: la previsione è per un aumento al 2,5% del tasso tendenziale, ma una diminuzione al 2,2% del tasso di crescita dell’indice “core”.

 

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