23/01/2020

Tracollo dei mercati cinesi e delle borse asiatiche

Wall Street ha chiuso ieri invariata dopo un'ottima apertura spiegata con le buone trimestrali di IBM e Netflix: l'indice SP500 chiude a 3322,24 a + 0,04% (grafico a destra).

IBM ha chiuso  a +3,39% dopo che finalmenta ha annunciato un aumento del fatturato dopo 20 trimestri in diminzione, ma Netflix ha perso il 3,58% finendo a 326 dollari nonostante la trimestrale migliore delle atteso: evidentemente non è piaciuta agli investitori la proiezione prudente per la cresciata degli abbonati.

I titoli tecnologici hanno chiuso contrastati, con la Apple in rialzo dello 0,36% a 317,7 dollari, ma Microsoft perde lo 0,48% a 165,7 e Amazon lo 0,24% a 1887,46 dollari.  Tesla continua a mostrare una notevole volatilità e chiude a 569,56 dollari in rialzo del 4% superando i 100 miliardi di dollari di capitalizzazione.  ancora debole la Boeing che perde l'1,39% a 309 dollari  e questo spiega la chisura negativa dell'indice Dow Jones.

I futures sugli indici sono in leggero ribasso, e la tenuta del mercato americano è notevole se consideriamo le ampie perdite dei mercati asiatici: Tokyo ha perso un punto percentuale come Seul, ma Shanghai il 2,75% (grafico in basso) e Hong Kong sta perdendo l'1,8%. 

Prosegue poi la veloce discesa del petrolio WTI, questa mattina sotto ai 56 dollari al barile sia a causa dei timori di un rallentamento della congiuntura globale, sia per i dati delle scorte americane che segnalano un progressivo aumento: ieri sera è uscito il dato dell'API e oggi pomeriggio avremo quello ufficiale dell'EIA.

In rialzo il mercato obbligazionario con il TBond sopra quota 159 e il rendimento del Treasury decennale che scende  a 1,75%.  Il rendimento del Bund scede a -0,27%.

Unica asset class che non segue il copione è l'oro, che questa mattina è fermo a 1550 dollari l'oncia e non sembra reagire alla maggiore avversione al rischio.

Per la giornata odierna l'attenzione degli investitori è puntata sulla riunione della BCE, che non dovrebbe però portare alcuna novità.  Nel pomeriggio avremo il dato della fiducia dei consumatori dell'area Euro per il mese di dicembre e il dato settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione negli USA.

 

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