I mercati azionari si sono presi ieri una pausa dopo la serie continua di rialzi e il fattore che ha fatto partire qualche presa di beneficio è stata la correzione dei mercati asiatici a seguito dell’intensificarsi degli scontri a Hong Kong.
Wall Street dopo un’apertura in ribasso di mezzo punto ha però recuperato gran parte delle perdite chiudendo a 3087 punti con un ribasso limitato allo 0,2% (grafico a destra) e il future sull’indice segnala un ulteriore recupero in apertura di giornata.
Tecnicamente l’indice rimane orientato al rialzo sopra quota 3060.
Ieri è stata la Apple a sostenere il mercato facendo segnare un nuovo massimo storico a 262,20 dollari e anche Microsoft è sui massimi a 146,1 dollari. Solo Amazon sembra aver perso l’interesse degli investitori e continua a muoversi lateralmente sotto ai 1800 dollari. L’indice DowJones ha chiuso in territorio positivo grazie al +4,55% della Boeing.
I mercati asiatici recuperano terreno ed è particolarmente forte Tokyo che guadagna lo 0,8% come Seul, mentre Shanghai e Hong Kong chiudono a +0,2%.
Positiva anche l’apertura dei mercati europei.
I mercati obbligazionari tornano sui minimi della scorsa settimana con il TBond a 156,25 e il rendimento del Treasury decennale a 1,95% mentre il dollaro si rafforza marginalmente contro lo yen a 109,30 e contro l’euro a 1,1020.
Sale il petrolio WTI seguendo il mercato azionario nuovamente sopra quota 57 dollari al barile in assenza di notizie e in attesa dei dati sulle scorte americane dell’API di questa sera: visto che il greggio viene comprato ogni volta che scende sotto quota 57 dollari è probabile che gli operatori lo spingano oltre il massimo della scorsa settimana a 57,90: l’obiettivo tecnico è situato a 59 dollari.
Per la giornata odierna l’unico dato macro significativo è quello dell’indice ZEW della congiuntura tedesca e dell’area euro per il mese di novembre. L’indice è atteso in recupero rispetto al mese precedente.