23/08/2019

Attenzione puntata sull'intervento di Powell

L’attenzione dei mercati è oggi puntata sull’intervento delle 14:00 GMT di Jerome Powell a Jackson Hole, che dovrebbe chiarire se la riduzione dei tassi decisa in luglio dalla Federal Reserve sarà seguita da altri tagli negli ultimi mesi dell’anno, come scontato dalla struttura dei tassi a breve, o se si è trattato di un aggiustamento e non l’inizio di una nuova fase di allentamento della politica monetaria ameriana, come ha già dichiarato Powell in varie occasioni.

Ieri sono intervenuti vari membri della Federal Reserve con commenti contrastanti: il presidente della Fed di Kansas City Esther George che era contro la decisione presa in luglio ha dichiarato che l’economia americana non ha bisogno di stimoli monetari, come ha sottolineato il presidente della Fed di Philadelphia, mentre il presidente della Fed di Dallas ha dichiarato che le aziende sono molto più caute a causa della guerra commerciale con la Cina e che potrebbero essere necessari altri aggiustamenti ai tassi.

Wall Street rimane sui massimi delle ultime due settimana con l’SP500 che ha chiuso invariato a 2922,95 mentre il Nasdaq ha perso lo 0,4% a causa delle prese di beneficio sui titoli tecnoligici. Chiusura positiva invece per il Dow Jones grazie al +4,25% della Boeing.

I mercati asiatici hanno chiuso con un rialzo di mezzo punto percentuale e anche quelli europei aprono in rialzo, mentre il future sull’SP500 segnala un’apertura positiva di Wall Street.

I risultati dei survey della Markit annunciati ieri sono stati migliori del previsto per I paesi dell’area euro e peggiori del previsto negli USA, ma l’euro rimane sui minimi a 1,1070 nonostante I segnali positivi su un accordo per la Brexit dopo gli incontri di Boris Johnson.

Si indebolisce il mercato obbligazionario dopo le minute della Fed di luglio con il rendimento del decennale che risale a 1,64% e il Tbond che perde un punto a 163,5, mentre il petrolio WTI perde terreno nonostante il rialzo dei mercati azionari: il greggio tratta a 55,5 e sembra destinato a correggere almeno sino a quota 53.

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