16/08/2019

Prosegue la fase di volatilità dei mercati azionari

Dopo il -3,2% di mercoledì Wall Street ha chiuso ieri con un modesto recupero dello 0,25% a 2847 punti (grafico a destra) nonostante il +6,1% della WalMart e i dati positivi delle vendite al dettaglio di luglio.  Sul mercato ha pesato il -8,6% della Cisco a causa della diminuzione della previsione del fatturato per il terzo trimestre e il -11,3% della General Electric.

Contrastati i tecnologici con solo Amazon in rialzo dello 0,75% e gli altri titoli in flessione.

I mercati asiatici a loro colta chiudono contrastati, con Tokyo che perde lo 0,18% e Seul lo 0,58%, ma con Hong Kong e Shanghai in rialzo di circa mezzo punto percentuale, sostenuti da dichiarazioni semiufficiali su un possibile piano di stimolo economico governativo.  Le ultime notizie dal fronte della guerra commerciale sono discordanti, con Pechino che parla di imposizione di nuovi dazi e Trump che ha dichiarato ieri che la Cina vuole raggiungere un accordo.

A fronte di questo scenario di riferimento gli investitori si posizionano per un rallentamento significativa della congiuntura continuando a spingere al rialzo i mercati obbligazionari: il rendimento del decennale americano scende questa mattina all'1,55% e quello del titolo a 30 anni ha toccato un minimo storico appena sotto al 2%.  Il Bund tedesco ieri ha guadagnato quasi un punto e il rendimento è sceso a -0,72%.

Si rafforza il dollaro contro tutte le altre valute e soprattutto contro l'euro, che scende sotto quota 1,1100.

In rialzo il petrolio WTI dopo la flessione di ieri legata all'aumento a sorpresa delle scorte americane della scorsa settimana: il contratto di settembre torna sopra quota 55 dollari al barile mentre scende sotto ai 4 dollari lo spread con il Brent.

Dal fronte macro oggi si attendono i dati americani dei nuovi cantieri abitativi di luglio e soprattutto il dato della fiducia dei consumatori calcolato dall'Università del Michigan per il mese di agosto, atteso in flessione.

Ieri il dato americano delle vendite al dettaglio ha sorpreso gli analsiti con un +0,7% su giugno, e +1,0% escludendo il settore auto.

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