19/07/2019

Si rafforzano le aspettative di un taglio dei tassi USA

Wall Street ha recuperato ieri parte delle perdite del giorno prima chiudendo a 2995,11 punti con un rialzo dello 0,36% (grafico in alto a destra).  Il movimento è iniziato prima della chiusura dopo che il Presidente della Federal Reserve di New York John Williams ha dichiarato in un discorso che la banca centrale non dovrebbe attendere “che colpisca il disastro economico” prima di aggiungere stimolo monetario, di fatto rendendo praticamente certo un taglio di un quarto di punto dei tassi alla riunione del 30/31 luglio: ci sono anche analisti che puntano su una riduzione di mezzo punto, anche se sinora la banca centrale si è mossa con un aggiustamento più graduale.

Dopo la chiusura i futures sugli indici sono saliti ulteriormente dopo l’uscita della trimestrale di Microsoft, che ha superato ogni attesa: la società ha chiuso l’anno fiscale con un utile di 36,8 miliardi di dollari, in aumento del 21,6%, mentre il fatturato è salito del 14% a 125,8 miliardi.  La valutazione di un trilione di dollari è quindi 30 volte l’utile dell’ultimo esercizio.  Particolarmente positivo l’ultimo trimestre, con un utile di 13,19 miliardi in aumento del 50% dai 8,87 miliardi dell’anno precedente.

Il titolo sale a 140 dollari, nuovo massimo storico, con un rialzo del 2,6% nell’after hours.  Contrastati invece gli altri tecnologici, con Apple che guadagna l’1,14% a 205,66 dollari, ma Amazon perde lo 0,71% a 1977,9 dollari e Facebook lo 0,5%.  Netflix ha chiuso a -10% dopo la trimestrale sorprendentemente negativa.

I mercati asiatici hanno chiuso con guadagni significativi, dal 2% di Tokyo al punto percentuale di Shanghai  e Hong Kong e l’1,35% di Seul.  Positiva anche l’apertura dei mercati europei, intorno al mezzo punto percentuale.

Si indebolisce ancora il dollaro a 107,50 yen e 1,1260 contro l’euro continuando il movimento del giorno precedente legato al report del FMI che ha definito sopravvalutata la valuta americana.

Nonostante il rialzo del mercato azionario è salito ieri anche quello obbligazionario grazie alle dichiarazioni di Williams e il rendimento del Treasury decennale questa mattina è al 2,05% mentre il TBond torna a quota 155.

Prosegue la volatilità del mercato petrolifero legata al rapporto contrastato tra Stati Uniti e Iran: ieri il WTI è sceso sino ai 55 dollari al barile sulle aspettative dell’apertura di un negoziato tra i due paesi e sull’aumento delle scorte di prodotti distillati annunciata mercoledì, mentre oggi torna sopra quota 56 dollari sulla notizia che una nave da guerra USA ha abbattuto un drone iraniano.

La settimana si chiude con pochi dati macro: prima dell’apertura dei mercati europei è uscito il dato dei prezzi alla produzione in Germania di giugno a -0,4% sul mese precedente, mentre alle 16:00 avremo il dato della fiducia dei consumatori americani calcolato dall’Università del Michigan, atteso in miglioramento a 98,8 a 98,2 di giugno.

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