19/06/2019

Da considerare i titoli bancari europei

Il settore bancario europeo è stato notevolmente penalizzato dall’inizio del 2018.  L’indice STOXX 50 dei principali titoli dell’area euro ha perso un punto percentuale nel corso del periodo, mentre quello dell’indice SX7E dei principali titoli bancari ha perso il 33% (grafico in alto a destra).  La divergenza tra i due indici è tutta legata all’andamento del 2019, che ha visto i titoli bancari non partecipare al rally dei mercati azionari europei.

All’interno dell’indice il peso dei primi quattro titoli è vicino al 50% e quello dei due colossi bancari spagnoli del 25% circa (tabella a destra).

Gli utili globali delle principali cinque banche sono aumentati del 7,2% nel 2018 e alle quotazioni attuali la capitalizzazione è 6,6 volte gli utili dell’anno scorso (tabella in basso).

I movimenti dei principali titoli bancari sono stati molto simili e abbastanza indipendenti dai risultati.  Tecnicamente il titolo più debole è Sogen, mentre quello più vicino all’area di acquisto è Unicredit.  Non bisogna però dimenticare la diversa politica di dividendo dei vari istituti, in quanto ad esempio Intesa e Societe Generale pagano un dividendo pari al 90% dell’utile e Unicredit del 30%.  E' da considerare anche la diversa esposizione geografica, con Santander più esposto all'America Latina e Unicredit all'Est Europa.

BANCO SANTANDER

Il titolo nel corso del 2019 è sceso sotto al minimo di fine anno raggiungendo quasi il doppio minimo degli ultimi 20 anni (e della crisi del 2009) intorno ai 3 euro.  Tale area è certamente un livello interessante per acquistare, essendo molto improbabile che il titolo scenda sotto tale livello.  Lo spazio al rialzo si estende sino al massimo del 2016 a quota 5,4 euro, un livello che dovrebbe rivelarsi molto difficile da superare.

 

BNP PARIBAS

BNP è ampiamente sopra al minimo del 2009 a 20 euro e pur scendendo quasi del 20% nelle ultime sei settimane non ha rivisto il minimo di fine 2018 situato a 38 euro.  L’area 38-40 è da considerare un’area di acquisto di lungo termine e la conferma della ripresa del trend rialzista iniziato nel 2009 sarebbe il superamento del massimo di quest’anno appena sotto ai 50 euro.

SOCIETE GENERALE

Sogen è il titolo peggio impostato tecnicamente, in quanto è sceso sotto al minimo del 2016 a 25 euro nel corso dei primi mesi di quest’anno e non ha più supporti prima dell’area di minimo del 2011/12 intorno ai 15 euro.  Tale area dovrebbe frenare la discesa ed è consigliabile attendere tali livelli per considerare un acquisto, oppure il superamento del massimo di gennaio a 30,40 euro.

UNICREDIT

Unicredit è il titolo più debole tra i principali titoli bancari in esame, in quanto è tornata nell’area 9-10 euro che rappresenta i minimi storici e l’area dell’aumento di capitale del 2016.  Questi livelli dovrebbero rappresentare un solido supporto e appare poco probabile una discesa sotto al minimo del 2016 a 8,5 euro.  Per la seconda metà del 2019 lo spazio al rialzo non va però oltre ai 13 euro.

INTESA SANPAOLO

Lo stacco della cedola del 10% ha spinto il titolo sotto al minimo dell’anno scorso a 1,863 euro e tecnicamente lo spazio al ribasso si estende al minimo del 2016 a 1,524 euro.  E’ quindi consigliabile attendere livelli più bassi prima di considerare un acquisto.  Da notare come Intesa sia più rischiosa di Unicredit in quanto il dividendo molto elevato ha sostenuto il titolo permettendo una valutazione più elevata in termini di rapporto prezzo/utili (gli utili del 2019 dovrebbero essere più o meno gli stessi, ma Intesa capitalizza 10 miliardi in più), ma una riduzione del payout avrebbe un impatto significativo sul titolo.

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