16/04/2019

Outlook tecnico: mercati azionari vicini a fine rimbalzo

Il rialzo dei mercati azionari del primo trimestre dell’anno è proseguito anche nella prima metà di aprile, ma solo il mercato americano ha recuperato quasi interamente le perdite del quarto trimestre del 2018. I movimenti dei mercati non sono stati omogenei nel 2018: alcuni indici hanno toccato il massimo dell’anno in settembre, mentre altri, come quelli europei, all’inizio dell’anno.

  • L’indice S&P500 ha chiuso ieri a 2905 punti, e manca solo un punto percentuale per raggiungere il massimo storico a 2940 punti fatto segnare lo scorso settembre. Il recupero dell’indice dal minimo fatto segnare a fine anno a 2350 punti è stato anomalo per la mancanza di correzioni significative, ma dovrebbe essere vicino al termine: l’indice potrebbe anche superare il massimo a 2940 e toccare quota 3000, ma appare sempre più probabile che esaurito questo movimento rialzista inizi una fase di correzione ampia e veloce che potrebbe anche spingere l’indice sotto al minimo di fine dicembre.  Al momento mancano segnali affidabili di inversione, ed è consigliabile attendere una discesa sotto quota 2860 per definire iniziata la fase di correzione.

  • L’indice Topix del mercato giapponese è molto più lontano dal massimo del quarto trimestre a 1830 punti e il rimbalzo degli ultimi tre mesi appare più chiaramente correttivo rispetto al mercato americano. E’ ora probabile si assista a un retracement del rialzo e il minimo di dicembre a 1410 è l’obiettivo naturale della fase di correzione.    

 

 

  • Il mercato cinese ha mostrato un andamento diverso da quello degli altri mercati nel corso del 2018: il massimo non l’ha raggiunto in settembre, ma all’inizio dell’anno, e i 12 mesi sono stati contraddistinti da una continua discesa senza interruzioni sino al doppio minimo a quota 2450. Abbiamo quindi assistito a un recupero del 30% che dovrebbe essere giunto al termine, ed è probabile una fase di correzione prima di un nuovo movimento al rialzo.  Il gap a 2800 punti è un naturale obiettivo del retracement.

 

 

  • Anche l’indice del mercato tedesco Dax30 ha fatto segnare il massimo del 2018 all’inizio dell’anno, e non in settembre come per Wall Street. Il recupero di quest’anno è stato più modesto rispetto agli altri mercati, appena sopra al 15% e ora ci attendiamo un movimento ribassista che nei prossimi mesi riporterà l’indice verso il minimo dell’anno scorso intorno a quota 10400 punti.

 

 

  • L’indice FTSE Mib del mercato italiano ha avuto un andamento simile a quello del Dax con il massimo a inizio 2018 e un minimo a fine dicembre a 18000 punti. E’ quindi seguito un recupero di 4000 punti, quindi superiore al 20%, e quota 22000 rappresenta il retracement del 61,8% della discesa precedente e un livello dove l’indice dovrebbe invertire tendenza.  Il primo obiettivo della correzione è situato a quota 20000 e il secondo è il minimo di fine 2018 a 18000 punti.

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