21/01/2019

Apertura di settimana positiva per i mercati azionari

La settimana si apre positivamente per i mercati azionari grazie all’ottima chiusura di venerdì di Wall Street, che oggi rimarrà chiusa in osservanza del Martin Luther King Day.  Venerdì l’indice SP500 ha toccato un nuovo massimo dell’anno finendo a 2670 punti per un guadagno dell’1,3% (grafico a destra), mentre il Nasdaq è salito di un punto percentuale.  E’ proseguito il rialzo di Bank of America a 29,3 dollari, mentre le naturali prese di beneficio di Netflix hanno ridimensionato il titolo del 4% a 339,1 dollari.  In rialzo dello 0,6% Apple a 156,8 e dellì’1,5% Microsoft a 107,7 dollari, mentre Amazon ha chiuso poco mossa a 1696,2 dollari.  L'indice SP500 ha superato la barriera del 50% di retracement della discesa dell'ultimo trimestre dell'anno scorsoe ha ancora un po' di spazio al rialzo.

I mercati asiatici hanno seguito con cautela il rialzo del mercato americano e Tokyo chiude a +0,26%, come Hong Kong, e Shanghai dello 0,56% nonostante i dati sul PIL dell’ultimo trimestre del 2018 abbiano mostrato una crescita del 6,4% contro il 6,5% del trimestre precedente: si tratta del tasso di crescita più basso degli ultimi 28 anni.  Dall’altro lato la produzione industriale in dicembre è salita più del previsto, del 5,7%, e le vendite al dettaglio dell’8,2%.  Sono state le esportazioni a frenare la crescita del PIL e sul fronte dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti provengono rapporti contrastanti: venerdì Wall Street è salita sulla notizia poi smentita che Trump stava considerando una riduzione delle tariffe sulle esportazioni cinesi.

Il rialzo del mercato azionario ha indebolito quello obbligazionario e il rendimento del decennale americano è risalito al 2,79% nonostante il crollo dell’indice della fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan per il mese di gennaio a 90,7 da 98,3 del mese precedente.  Stabile il dollaro contro l’euro a 1,1380 e in rialzo contro lo yen a 109,5, mentre il petrolio WTI tocca questa mattina nuovi massimi dell’anno sopra i 54 dollari al barile.

Oggi non avremo dati macro americani e l’attenzione degli investitori è puntata su Theresa May, che presenterà nel pomeriggio un piano B per la Brexit al Parlamento inglese.  La sterlina tratta a 1,290 contro il dollaro dopo aver toccato quota 1,300 in chiusura di settimana.

Domani avremo invece l’indice Zew della congiuntura tedesca di gennaio e le vendite di case esistenti per gli Stati Uniti.

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