18/01/2019

Prosegue il rialzo degli azionari

La notizia del giorno proviene dal Wall Street Journal e ha dato una spinta al rialzo al mercato azionario prima della chiusura: secondo il quotidiano il Segretario del Tesoro USA Mnuchin ha discusso con il proprio staff la possibilità di eliminare le tariffe sulle importazioni dalla Cina e presentare l’offerta all’incontro tra le delegazioni previsto per il 30 gennaio.  Non ha raffreddato gli entusiasmi la dichiarazione ufficiale del Tesoro alla CNBC che ha negato i fatti riportati nell’articolo e inoltre il WSJ ha aggiunto che il Rappresentante USA per il Commercio Robert Lighthizer è contrario all’idea.

In ogni caso l’indice SP500 ha esteso il rally dello 0,76% finendo a 2635,96, a ridotto del ritracciamento del 50% della discesa di fine 2018 (grafico a destra): si tratta di un livello molto importante che dovrebbe frenare il rialzo e dare avvio a una fase di correzione prima di un nuovo tentativo rialzista. 

Ieri sono stati i titoli industriali a guidare il rialzo del mercato azionario, ma anche i tecnologici e finanziari hanno chiuso in rialzo nonostante la trimestrale negativa di Morgan Stanley che ha fatto perdere il 4% al titolo.  Bank of America prosegue il rialzo a 28,99 con un guadagno dell’1,9% dopo la trimestrale positiva, ma anche i titoli tecnologici chiudono con rialzi superiori al mezzo punto percentuale.

Scende il mercato obbligazionario con il rendimento del Treasury decennale al 2,76% e il TBond sotto quota 145, mentre il dollaro si rafforza, ma non in maniera generalizzata, salendo contro lo yen a 109,50 e spingendo l’euro sotto quota 1,1400, mentre rimane debole contro il dollaro canadese a 1,327 e contro l’australiano a 0,718.

Prosegue il recupero del petrolio WTI seguendo il mercato azionario e fa segnare un nuovo massimo della settimana, anche se per il momento non è stato superato quello della settimana scorsa a 53,60 dollari al barile.

Positivi anche i mercati asiatici, con rialzi superiori al punto percentuale sia per Tokyo che per i mercati cinesi, mentre i mercati europei guadagnano oltre mezzo punto percentuale e il futures sugli indici americani segnalano un’apertura in ulteriore rialzo.

Sul fronte macro oggi l’attenzione è puntata sui dati americani del pomeriggio, dalla produzione industriale di dicembre, attesa a +0,2% all’indice della fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan per il mese di gennaio, atteso in ribasso a 96,8 dal 98,3 di dicembre.

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