Nonostante la chiusura negativa di Wall Street i mercati asiatici hanno chiuso in rialzo e anche i mercati europei aprono la giornata positivamente, con guadagni intorno al mezzo punto percentuale.
Ieri il mercato americano ha perso lo 0,76% finendo a 2701,58 punti (grafico a destra), con perdite maggiori per il Nasdaq in quanto anche ieri sono stati i tecnologici a guidare il ribasso: Apple ha perso il 2,82% chiudendo a 186,8 dollari, il 20% in meno del massimo fatto segnare il mese scorso a 233 dollari. Per l’1,42% Microsoft a 104,97 dollari, ma in questo caso le perdite dal massimo è limitata al 10%. Scende sotto quota 1600 dollari Amazon, a sua volta a -20% dal massimo di ottobre.
Perdono due punti percentuali anche i titoli bancari, da JPM a Citigroup, sui timori che il controllo democratico del Congresso porterà a maggiori regolamentazioni del settore. Scende ancora Goldman Sachs a 202,49, il 25% dei valori di inizio anno.
I mercati asiatici invece recuperano terreno sulle aspettative di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina a seguito di una notizia della Reuters secondo la quale la Cina ha inviato una risposta alle richieste americane di riforme delle politiche commerciali aprendo la strada a un incontro bilaterale. Particolarmente positiva Hong Kong grazie al rally della Tencent dopo un’ottima trimestrale.
Positiva anche l’apertura dei mercati europei con il Dax che guadagna lo 0,6%, mentre il mercato italiano sale solo dello 0,2%. Il rendimento del BTP decennale scende leggermente al 3,28%.
Stabile il rendimento del decennale americano al 2,12% dopo che il dato sull’inflazione americana di ottobre è uscito in linea con le attese e leggermente più basso della versione “core” al 2,1%. Stenta invece a trovare il suo equilibrio il mercato del greggio, con il WTI che ha recuperato un punto dal minimo di ieri a 55 dollari al barile, un rimbalzo modesto dopo una perdita di 20 dollari da inizio ottobre.
Oggi l’attenzione degli investitori è puntata sul dato americano delle vendite al dettaglio di ottobre: le previsioni sono per una variazione mensile dello 0,5%, sia per le vendite totale che ex-auto.