La settimana si apre negativamente per I mercati azionari con una accelerazione del movimento ribassista sui mercati asiatici: Shanghai e Hong Kong perdono un punto percentuale circa sulla notizia che oggi Trump annuncerà dazi su 200 miliardi di importazioni dalla Cina, del 10% secondo un articolo del Wall Street Journal. L’indice di Shanghai ha raggiunto il minimo degli ultimi cinque anni e la rottura al ribasso di tale livello sarebbe un segnale molto negativo (grafico a destra).
Venerdì invece Wall Street ha chiuso poco mossa, con i tecnologici contrastati: Apple e Amazon hanno perso un punto percentuale mentre Facebook e Microsoft hanno guadagnato mezzo punto.
Poco mosso il mercato dei cambi con il dollaro/yen a quota 112 e l’euro a 1,1625 – al centro della trading range della scorsa settimana.
Sui minimi delle ultime settimane il mercato dei Treasurys nonostante i dati favorevoli dell’inflazione di agosto: il rendimento del decennale ha raggiunto il 3%.
Prosegue poi la fase laterale del petrolio WTI intorno ai 69 dollari al barile: il rischio maggiore è orientato al ribasso dovendo adeguarsi allo scenario di rallentamento della congiuntura internazionale.
Aprono in ribasso anche i mercati europei, in attesa del dato delle 11:00 dell’inflazione di agosto: si tratta del dato definitivo dopo la stima preliminare di fine agosto, e gli analisti si attendono una revisione al ribasso della prima stima a 2,1%.