14/09/2018

Chiusura di settimana positiva per i mercati azionari

Wall Street ha chiuso ieri in rialzo trainata dal 2,4% della Apple: l’indice Nasdaq guadagna lo 0,75% e l’SP500 mezzo punto percentuale finendo a 2904,18 (grafico a destra) riavvicinandosi ai massimi storici.  Oltre quella della Apple positiva la performance di Microsoft che guadagna oltre un punto percentuale mentre Amazon è rimasta ferma a 1990 dollari.

Positivi anche i mercati asiatici con guadagni intorno al punto percentuale con l’esclusione di Shanghai che chiude invariata dopo il timido tentativo di rimbalzo di ieri: l’indice del mercato cinese è vicino a importanti supporti che devono frenare la discesa, altrimenti lo spazio al ribasso diventa piuttosto ampio.

Ieri l’attenzione degli investitori era sulle dispute commerciali ed è stata accolta positivamente la notizia dell’invito alla Cina da parte degli Stati Uniti di riprendere i negoziati, anche non sono state annunciate date precise.  Inoltre Trump in un tweet ha scritto che “gli Stati Uniti non sono sotto pressione per raggiungere un accordo con la Cina”.

Ritorna comunque l’interesse verso le attività più rischiose e i tecnologici americani sono quelli che ne hanno tratto maggiore beneficio.

Ieri poi abbiamo avuto il dato sull’inflazione americana e la crescita vicina allo zero dell’indice dei prezzi (+0,06%) nel mese di agosto e la contrazione del tasso di crescita tendenziale ha contribuito a rafforzare il mercato azionario, senza però essere di sostegno  a quello obbligazionario: il rendimento de decennale questa mattina è a 2,97%, il massimo degli ultimi giorni.

Da notare l’ampia flessione del petrolio WTI, che dopo essere salito a 71,30 dollari al barile mercoledì pomeriggio ieri era scambiato a 69,50 dollari.  La flessione delle scorte aveva spinto al rialzo il prezzo del greggio, ma i timori di un rallentamento della domanda e di un aumento dell’offerta hanno raffreddato gli entusiasmi.

L’attenzione degli investitori è oggi puntata su due dati americani di primaria importanza, le vendite al dettaglio di agosto e l’indice della fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan per il mese di settembre.  Alle 15.15 avremo anche quello della produzione industriale di agosto.

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