Proseguono i trend dei giorni scorsi, con i mercati asiatici in ulteriore discesa e Wall Street che mostra notevoli doti di tenuta. L’indice MSCI Asia ha perso oggi lo 0,3% ed è sui minimi dal luglio 2017 appesantito soprattutto dalle borse cinesi.
Ieri la Cina ha annunciato alla World Trade Organization che imporrà 7 miliardi all’anno di sanzioni su importazioni dagli Stati Uniti.
Il mercato azionario americano ha chiuso invece in leggero rialzo, dello 0,37% per l’indice SP500 (grafico a destra) e guadagni più significativi del Nasdaq in quanto sono stati i titoli tecnologici a guidare il rimbalzo: Apple ha chiuso a +2,5%, ma anche gli altri titoli Internet hanno guadagnato oltre un punto percentuale.
In rialzo anche il settore energetico grazie al rialzo di due dollari del petrolio WTI quasi a70 dollari al barile sulla notizia di una riduzione delle scorte americane nella scorsa settimana calcolatedall’API. Si è ridotto di quasi un dollaro lo spread con il Brent.
Poco mossi i mercati valutari, con l’euro fermo intorno a quota 1,160 in attesa della riunione della BCE di domani. Solitamente l’euro perde terreno dopo la conferenza stampa di Dragi, che si teme faccia accenno al rallentamento della congiuntura nell’area euro dei mesi scorsi.
Questa mattina uscirà il dato della produzione industriale dell’area euro di luglio e si prevede un -0,5% dopo il -0,7% di giugno.
Nel pomeriggio avremo poi il dato dei prezzi alla produzione USA di agosto e il dato ufficiale sulle scorte petrolifere di venerdì scorso.