Wall Street ha chiuso ha giiornata invariata con l'indice SP500 fermo a 2857 punti (grafico a destra) nonostante in nuovo record della Amazon (grafico in basso), che ha guadagnato l'1,29% finendo a 1886,52 dollari. In leggero rialzo anzhe gli altri tecnologici, ma ha pesato sull'indice la debolezza del settore energetico che ha seguito il ribasso del 3% del petrolio WTI a 66,5 dollari dagli oltre 69 di ieri mattina.
Il petrolio è sceso prima ancora del dato di ieri pomeriggio sulle scorte americane della scorsa settimana che ha mostrato una flessione delle scorte inferiore alle attese: il mercato era già in discesa probabilmente sulla notizia dei nuovi dazi cinesi alle importazioni americane.
I mercati cinesi sono invece saliti sulle aspettative di interventi del governo a sostegno dell'economia per compensare le minori importazioni. In rialzo anche Tokyo nonostante il dato debole degli ordini del settore dei macchinari.
Da notare il tracollo del rublo sulla notizia di nuove sanzioni degli Stati Uniti legate alla morte dell'agente russo in Gran Bretagna, mentre il dollaro apre la giornata invariato contro eurro e lo yen.
Fermo il mercato obbligazionario con il rendimento del decennale americanoo a 2,96%.
Oggi gli investitori guarderanno al dato dei prezzi alla produzione americani per il mese di luglio, attesi invariati al 3,4%, ma domani avremo quelllo dei prezzi al consumo e le previsioni sono per un aumento del 2,9%.